L?ex romanista Il derby visto da Sebino Nela nel giorno del suo cinquantesimo compleanno «Il capitano fondamentale nel 4-2-3-1. Può essere anche la partita di De Rossi»

.Cinquanta candeline da spegnere nella «sua» Genova, lo scambio di auguri al telefono con Bruno Conti che di candeline ne spegne cinquantasei, poi di corsa a Marassi per commentare in tv Genoa-Palermo mentre a Roma si starà giocando il derby. Ma Sebino Nela, con il cuore, sarà all'Olimpico. Quanto vale il derby di oggi? «C'è in ballo la Champions e sarà una sfida vera. Mi aspetto una partita con grande agonismo, il bel gioco dimentichiamocelo. Tanto ormai in Italia ci abbiamo messo una pietra sopra... ». Il pareggio come andrebbe accolto? «Secondo me può andare bene a entrambe. Alla Lazio perché manterrebbe il distacco in classifica e alla Roma per uscire indenne da una sfida così delicata». Sta meglio la Lazio? «Più che altro la Roma è in un momento di nervosismo. In campionato le cose stavano andando piuttosto bene, poi c'è stato questo calo, non so se dovuto a problemi fisici o mentali». L'impatto di Montella? «È troppo presto per giudicare. Sicuramente è una bella esperienza che da ragazzo intelligente qual è deve godersi e sfruttare al massimo. Non è facile fare l'allenatore, all'inizio si può sbagliare qualcosa e bisogna perdonarglielo». Giusto che alleni in A? «Sì ma è altrettanto giusto che lo accompagni in panchina un tecnico con il patentino di prima categoria. Per averlo bisogna studiare e sostenere gli esami come ho fatto io dopo sei settimane di corso a Coverciano: le regole devono essere uguali per tutti». Lei è pronto a sedersi in panchina? «Ho anche il patentino da direttore sportivo e mi sento più adatto a questo ruolo. Aspetto che capiti un'occasione per mettermi alla prova». Cosa bisogna temere della Lazio? «È migliorata, ha giocatori di qualità, come Hernanes e Floccari e merita di stare lassù in classifica. E se Zarate è in giornata... ». Meglio avere Totti in campo? «Può fare bene: il 4-2-3-1 gli dà la possibilità di esprimersi al meglio e favorire gli inserimenti dei centrocampisti e degli esterni». E De Rossi? «Capita a tutti di vivere un momento del genere. Lui sa perfettamente di aver sbagliato ma questa volta può essere la sua partita». Un ricordo dei derby vissuti da giocatore? «Sono tanti, diversi tra loro: alcune partite belle, altre orrende o che non contavano niente. Ogni derby resta indimenticabile, però certo, quello in cui ho segnato è indimenticabile: un gol alla Lazio ti fa campare di rendita...».