Una seria ipoteca sul trono finale

LaJuventus si arrende al gol meno atteso, il sinistro di Gattuso sul quale Buffon è tradito dal terreno, ma domina letteralmente, come contro il Napoli non lascia ai rivali una sola conclusione. Grandissimo Ibra, al solito, ma gigante anche Thiago Silva, il primato è in buone mani. Una nottata e una mattinata a disposizione della muta inseguitrice per meditare sui riflessi della razzia milanista in casa juventina. A differenza della capolista, le altre pretendenti al trono, o almeno alle alte cariche di corte, giocano tutte nel prediletto ambiente familiare. Privilegia, il calendario, soprattutto il Napoli e l'Udinese, alle prese con rivali di bassa estrazione. Al San Paolo scende il Brescia che, nonostante i pianti celebrativi (e ti pareva!) di Mazzarri sulle grandi qualità dei penultimi della classe, non ha grandi chances di portare a casa la pelle. Ancora meno impegnativo, a guardare i numeri, il compitino affidato alla penna sapiente dei friulani, è ormai evidente che il Bari gioca per onor di firma, impossibile recuperare in undici giornate i dodici punti che lo dividono dalla salvezza. Quasi inevitabile, dunque, che Di Natale e i suoi fratelli, soprattutto il pestifero Sanchez, aumentino il distacco che l'impresa di Lecce aveva temporaneamente ridotto per la Roma, non ancora tagliata fuori dalla rincorsa all'Europa autentica. Di ben diverso spessore il tema proposto all'Inter e alla Lazio. Per i campioni in carica, il banco di prova è rappresentato dal Genoa, in buon momento nonostante il passo falso di Catania, determinato da un arbitraggio da incubo. Leonardo recupera Maicon, ancora in dubbio Ranocchia, ora l'infermeria è tutta argentina con tre pazienti illustri come Samuel, Cambiasso e Diego Milito. Ma probabilmente la sfida più scomoda tocca alla Lazio, che deve affrontarla senza Andrè Dias, in forse anche per il derby, i centrali saranno Stendardo e Biava. Stavolta Reja presenta una formazione più spregiudicata rispetto alle versioni recenti, tornerà Zarate, in linea con Hernanes e Sculli alle spalle di Floccari. Cosmi tenterà di risollevare il Palermo dopo l'addio di Delio Rossi, ha a disposizione una rosa ricca di giovani talenti in attacco, se la difesa avrà smaltito la sbornia, la Lazio dovrà guardarsi da spiacevoli sorprese.