Unicredit tranquillizza i giocatori

Mentregli avvocati definiscono i dettagli della cessione della Roma agli americani, Unicredit vuole evitare che la stagione finisca a scatafascio. Quasi persa quella attuale, qualificarsi alla prossima Champions è un obiettivo fondamentale per agevolare i primi passi della nuova proprietà e i dirigenti della banca vogliono restituire tranquillità ai giocatori. Così già oggi Paolo Fiorentino, numero 2 di Unicredit, potrebbe presentarsi a Trigoria accompagnato dal legale Roberto Cappelli che fa già parte dell'attuale cda che si riunirà oggi. Fiorentino parlerà alla presenza della Sensi e aggiornerà squadra, tecnici e dirigenti sulla situazione societaria. Aspettando l'uscita di una Rosella parecchio delusa e il passaggio del timone (almeno fino a giugno) a Montali, Unicredit vuole lanciare un messaggio chiaro alla Roma: «Pensate a giocare, noi stiamo lavorando per il futuro di tutti voi». Per garantire stabilità al gruppo la banca potrebbe anche annunciare ai giocatori che Ranieri non si tocca almeno fino al termine del campionato. Nei giorni scorsi, per lo stesso motivo, sono stati pagati gli stipendi di novembre e dicembre. Intanto ieri i legali degli studi Grimaldi e Tonucci hanno iniziato a lavorare sui contratti per il passaggio di proprietà al consorzio guidato da Thomas DiBenedetto. Vanno definiti i patti parasociali e gli accordi sulla governance, con la ripartizione dei consiglieri all'interno del nuovo cda: la banca avrà diritto ad almeno due membri visto che controllerà il 40% del pacchetto di maggiornanza. Sulle cifre non c'è più nulla da trattare: la Roma (compresi marchio e Trigoria) è stata valutata 110 milioni, gli americani verseranno 46 milioni subito per la propria parte (su 77 totali), poi altri 35 per la prima ricapitalizzazione e più o meno la stessa cifra per la successiva Opa. Entro dieci giorni DiBenedetto è atteso in Italia per le firme. Non è previsto al momento l'ingresso di nuovi soci oltre a Movesian, Pallotta, D'Amore e Ruane. In un secondo momento sì: ieri è circolato il nome del cinese Kenneth Huang, ma sono arrivate solo smentite. Per adesso si vuole chiudere con gli americani. E basta. Ale. Aus.