Ora viene il bello

Otto giorni. Quelli che serviranno per sapere la prossima avversaria della Roma negli ottavi di finale di Champions League. Otto giorni per capire se questa squadra avrà davvero chance di andare avanti nella massima competizione europea (intanto ha raggiunto gli ottavi per la quarta volta in cinque anni), perché tra quelle sette (i giallorossi non possono incontrare il Bayern perché era nello stesso girone nella fase appena conclusa), c'è davvero il meglio del calcio mondiale. Vengono i brividi a pensare a un'ipotetica sfida contro il Barcellona di Messi o il Real Madrid di Mourinho: per non parlare di quel Manchester United che ha segnato pesantemente la recente storia giallorossa in Champions. «Also for business stars» recita lo spot di una nota compagnia aerea che passa, guarda caso, proprio nell'intervallo del match di Cluj: con i Red Devils che palleggiano abili tra i sedili di un Boing in volo, mentre ai tifosi romanisti vengono le orecchie da elfo come a Totti nell'ultimo spot telefonico pre-natalizio: e scattano scaramanzie poco televisive. È vero che la palla è rotonda e nel calcio tutto può accadere, ma per tornare ad essere grande la Roma dovrà prima rimettersi in sesto e ricominciare a pensare in grande. Troppi i problemi in questo avvio di stagione che la vedono ancora incagliata in seconda fascia in campionato, così come troppi i dubbi tattici da risolvere e i malumori di uno spogliatoio che sta faticando per trovare la solita serenità: ma va già meglio dopo la «cena riparatrice». Intanto questo pareggio in Champions a portare la ventata d'ottimismo che serviva e rimettere in piedi la Roma dopo il brutto pareggio di Chievo. A Cluj va tutto secondo programma, Ranieri dopo il «risparmio» in campionato, mette dentro il meglio che ha. C'è Totti (anche se parte piano ed esce solo nella ripresa) con Borriello e Menez lì davanti per portar via l'intera posta. I giallorossi non ci mettono molto a svoltare una serata che la compatezza del Bayern (3-0 secco in casa col Basilea nonostante avesse già la qualificazione come prima del girone in tasca) aveva già messo in cassaforte. Ventuno minuti, gran taglio verticale di Simplicio per Borriello, piattone sinistro a girare e posta nel sacco: decimo gol stagionale del bomber acquistato in extremis. Il resto è accademia, Ranieri nella ripresa pensa al campionato, fa qualche cambio e la Roma gioca in relax subendo nel finale l'inutile gol di Traore che chiuderà la gara sull'1-1 che vale gli ottavi, ma toglierà dalle casse giallorosse 400.000 euro. Da quella che potrebbe essere l'ultima apparizione in Champions della Roma targata Sensi, arrivano comunque buoni segnali e una cascata d'euro che non faranno male anche a un futuro societario ancora in via di definizione. Siamo al momento chiave del passaggio di mano: entro il 15 dicembre dovrebbero essere presentate le offerte vincolanti di acquisto (anche se questo termine può scivolare di qualche giorno) perché Unicredit ha fretta e vuole sistemare l'affare-Roma prima di Natale. Improbabile si riesca a fare tutto prima della fine dell'anno, ma la speranza dell'advisor Rothschild è ovviamente quella di risolvere tutto prima del ritorno della Champions: la seconda metà di febbraio. Si può fare!