Milan senza brasiliani

SimonePieretti Brasilandia addio: a Milanello il calcio «bailado» sembra passato di moda, soprattutto dopo l'ultimo successo ottenuto a Bari. Il tecnico Allegri è intenzionato a confermare anche oggi contro il Palermo un centrocampo all'insegna della concretezza con Ambrosini, Flamini e Boateng che andrà a sostituire lo squalificato Gattuso. In caduta libera le quotazioni di Robinho e Ronaldinho, in panchina anche Pirlo per una scelta che sembrerebbe quasi un affronto di lesa maestà se non fosse per la diffida che grava sulla testa del regista azzurro. Niente rischi in vista del derby. Stesso discorso per Thiago Silva. Il brasiliano è stato convocato ma non ha ancora risolto i problemi alla caviglia: probabilmente verrà risparmiato. Allegri dovrà fare a meno di Zambrotta, Bonera e Oddo, ma avrà modo di recuperare Antonini. Il tecnico metterà in campo la solita difesa a quattro con Nesta e Sokratis in mezzo, e la coppia Abate-Antonini sulle fasce. Sulla mediana ci saranno i tre mediani, con Seedorf a ridosso di Pato e Ibrahimovic. L'attaccante svedese andrà a caccia del gol italiano numero cento (in campionato ne ha già segnati 84), il brasiliano, dopo il gol vittoria contro il Bari, cerca la sesta marcatura personale. «Quella col Palermo è la partita più importante della stagione - ha dichiarato Allegri in sala stampa - è fondamentale per la classifica ma soprattutto per prepararsi bene al derby. Dovremo giocare con molta attenzione e sacrificio. In casa -continua il tecnico milanista - abbiamo conquistato 10 punti, con la Juve abbiamo avuto una battuta d'arresto ma contro i siciliani cercheremo di vincere». Dall'altra parte Delio Rossi si presenta a Milano con il dubbio legato all'impiego di Miccoli: il fantasista salentino ha recuperato dall'infortunio, e potrebbe partire dal primo minuto accanto a Pinilla. «Per battere il Milan bisognerà disputare la partita della vita - ha dichiarato ieri in conferenza stampa l'ex tecnico della Lazio - dovremo trovare i nostri avversari disattenti e un arbitro che faccia la sua parte». Insomma, una missione impossibile per l'allenatore dei siciliani che, negli scontri diretti con Allegri, può vantare un esuiguo vantaggio nei confronti del tecnico livornese.