Vietato sbagliare

Non si fida Reja, teme l'imboscata del Chievo, la squadra più indecifrabile del campionato. Ogni anno sembra candidata alla retrocessione, ogni volta la premiata coppia Campedelli-Sartori allestisce organici di tutto rispetto che centrano con grande anticipo l'obiettivo salvezza. Dunque, non sarà facile per i biancocelesti fare tris, dopo i due successi consecutivi ottenuti le ultime due volte che sono passati dalle parti di Verona. L'impresa riuscì anche alla derelitta truppa di Ballardini che vinse grazie alla doppietta di Cruz, in una delle poche prove dignitose dell'ex interista. È un esame vero, duro per il quale Reja chiede al suo gruppo una prova di maturità dopo la buona prova contro il Milan e i sette punti conquistati nelle ultime tre gare. «Il Chievo sarà la rivelazione di questo campionato - esordisce l'allenatore della Lazio - perché è una squadra che ha dei valori importanti e lo ha dimostrato vincendo fuori casa contro Genoa e Napoli. Per noi sarà un altro banco di prova importante per capire dove possiamo arrivare. Col Milan non avevamo niente da perdere. Qui invece dobbiamo confermarci, dimostrando di avere acquisito una certa personalità». Per centrare un altro risultato positivo Reja si affiderà al 4-3-1-2 e conferma di sposare il turn-over che ha portato buoni frutti in questo avvio di stagione. Una novità per il tecnico goriziano che in passato si era spesso affidato a 13-14- giocatori tralasciando gli altri un po' per scelta, un po' per necessità. Adesso ha stravolto il suo spartito sorprendendo anche i suoi più acerrimi detrattori che lo accusavano di poco coraggio. «Cambierò 3 o 4 giocatori - ha spiegato - anche se molto dipenderà anche da quale modulo sceglierò (in ballo c'è anche il 4-3-2-1, ad albero di Natale, ndr)». Rispetto alla partita contro il Milan, dovrebbero riposare Ledesma, Cavanda e Foggia, con Matuzalem in cabina di regia in un centrocampo a tre (Brocchi e Mauri i candidati più accreditati per gli altri due posti), e Zarate in ballo con Rocchi per il ruolo di seconda punta. L'argentino sembra favorito e a Verona sarà chiamato a ribaltare le gerarchie di Reja che lo hanno relegato per ora dietro a Rocchi e Floccari. Dunque, dentro Zarate a meno di clamorosi ribaltoni e fuori anche Ledesma con Matuzalem impiegato nel ruolo di regista davanti alla difesa. «Per me Matu è un professore», spiega Reja tessendo le lodi del brasiliano. Il tecnico non ammette proteste per l'esclusioni perché la rosa allargata è stata un scelta condivisa con la società e con i giocatori. L'obiettivo è chiaro: «Dobbiamo puntare a stare sempre nelle prime sei posizioni e a giocare in pianta stabile in Europa». Reja ci crede anche se pretende dal suo gruppo una risposta vera oggi pomeriggio al cospetto di un avversario insidioso.