Ultima spiaggia

Per l'Italbasket targata Pianigiani la seconda partita delle qualificazioni per l'Europeo del 2011 assume già i contorni della sfida decisiva. La sconfitta subita nell'esordio casalingo di Bari contro Isarele obbliga infatti l'Azzurra a fare bottino pieno questa sera contro la modesta Lettonia (ore 20.30 locali, 19.30 in Italia) per cercare di puntare alla possibile qualificazione diretta o a un secondo posto finale nel girone per aggrapparsi poi alla lotteria dell'Additional Round che si giocherà nella prossima estate. Non un quadro troppo confortante, viste le premesse, ma nell'ambiente azzurro si cerca di guardare comunque con ottimismo agli impegni che verranno, a cominciare da quello che vedrà la truppa di Pianigiani andare in campo nella Riga Arena contro una squadra strapazzata nella prima giornata dal Montenegro di Nikola Pekovic impostosi per 99-69. Per l'occasione tornerà in campo Mancinelli che contro Israele non era sceso sul parquet per scontare un turno di squalifica. «Non vedevo l'ora - dice l'ala dell'AJ Milano - perché vedere la tua squadra giocare e non poter dare alcun contributo non è bello. Come stiamo? Siamo carichi». La squadra dovrà mostrare di aver assorbito la delusione per il ko contro Israele che complica maledettamente il cammino nel girone. «Per questo - dice il ct Pianigiani - mi aspetto una giusta reazione dal punto di vista mentale, cosa che è mancata contro Israele, quando dopo un buon inizio, il tiro non è andato più dentro. Come mi aspetto maggiore solidità. Che nella prima gara di esordio all'estero mi sembra fondamentale chiedere e da auspicare». Le caratteristiche tecniche dell'avversaria sono descritte da uno degli assistenti dell'Italbasket, Luca Dalmonte.   «La Lettonia - spiega - è una squadra dove le principali opzioni offensive passano dalle guardie, come ad esempio Janis Strellnieks che è il play titolare e gioca molto in pick and roll dove può prendersi molte licenze. Hanno lunghi comunque mobili con le ali forti che cercano il tiro da tre in uscita dai blocchi. Il tiro pesate è una loro specialità. In difesa, invece, usano difese tattiche, come la match up, delle volte anche sistematicamente. Sono una squadra giovane, che esprime energia. Sono motivati, hanno una panchina lunga che gli permette di mantenere la giusta intensità».