Nuova Zelanda, missione eroica

In Nuova Zelanda la palla è ovale. L'arcipelago oceaniano ha la nazionale più forte nel mondo del rugby, i mitici «All Blacks» e così, per evitare paragoni imbarazzanti, la nazionale di calcio ha scelto una divisa completamente bianca, (ma ora lo sponsor tecnico spinge affinché venga usata la seconda divisa, quella tutta nera). Gli «All Whithes» arrivano per la seconda volta ad una fase finale del campionato del mondo, dopo Spagna '82. In quella squadra c'era anche Ricki Herbert, all'epoca ingenuo terzinaccio; oggi è allenatore apprezzato in patria: ha portato la nazionale ai Mondiali epico con il Bahrein. La Nuova Zelanda si è affacciata l'anno scorso al calcio che conta con la Confederations Cup, proprio in Sudafrica, e i risultati sono stati poco incoraggianti. Ma l'importante, per il calcio neozelandese, è appunto esserci, con la consapevolezza che la missione eroica è già compiuta, con una squadra solida in difesa, guidata da Ryan Nelsen, capitano anche dei Blackburn Rovers e vedette della squadra. In ogni caso sembra sia stato proficuo lo stage di preparazione, al punto che i neozelandesi sono stati capaci di battere in amichevole la Serbia: è un'iniezione di ottimismo che ci voleva, prima di volare in Sudafrica.