Floccari flop

Si è fermato a undici metri da un sogno. Il suo errore dal dischetto ha rianimato la Roma, l'ha nutrita, le ha restituito entusiasmo ed energie. Floccari ha fallito l'occasione che probabilmente deciderà l'esito del campionato, un rigore che entra di diritto nel libro nero della storia della Lazio. In una serata l'attaccante di Nicotera conquista, suo malgrado, la maglia nera. Per anni, i tifosi della Lazio avevano rivissuto l'incubo del rigore fallito da Stefano Chiodi contro il Vicenza che costò la promozione in Serie A. L'ex attaccante rossonero, infallibile realizzatore nel Milan dello scudetto della stella di Liedholm, colpì il palo. Era il 1981. A quasi trent'anni di distanza arriva un altro errore, decisamente più fragoroso che rischia di trasformare la tragedia laziale nel trionfo romanista. E il trionfo romanista nella tragedia laziale. Oltre al danno, la beffa. Oltre alla mancata vittoria biancoceleste arriva il successo della Roma ormai lanciata a briglia sciolta verso lo scudetto. Due danni con un unico tiro: difficilmente qualcuno lo potrà eguagliare, sicuramente nessuno lo potrà superare. Secondo minuto di gioco della ripresa: Cassetti stende Kolarov, Tagliavento indica il dischetto. Per la prima volta in questa stagione, va Floccari, cecchino designato. Pochi metri di rincorsa, passi brevi, tiro debole e centrale. Speranze infrante contro Julio Sergio che si è visto arrivare il tiro addosso, dritto per dritto. Il portiere, eroe per caso, ha respinto. Fine dei giochi. Nel derby era già successo: l'ultimo era stato Sinisa Mihajlovic, serbo dal sinistro mortifero, che si fece ipnotizzare da Antonioli nei minuti finali di un derby scoppiettante. Allora finì 2-2, senza vincitori né vinti. Di fronte c'era la Lazio di Mancini anteposta alla Roma di Capello: la porta era sempre quella sotto la curva Nord. La storia è ricca di altri errori dagli undici metri, come quello di Giordano nel 1983, bloccato da Tancredi. Il bomber trasteverino prese la rincorsa di fronte alla curva Sud e calciò centralmente, trovando i pugni del portiere romanista: anche i migliori sbagliano. Ma il rigore di ieri sera rischia di diventare per Floccari un incubo, un tormentone infinito, la macchia indelebile della sua carriera. Un errore che - a fine stagione - potrebbe arrivare a determinare un cambiamento di maglia. Paolo Negro, per un'autorete che decise il derby lanciando i giallorossi verso il terzo titolo (era il dicembre del 2000), rimase ostaggio dello sfottò romanista per l'intera carriera. Dal trionfo alla tragedia il passo è stato breve nonostante i sei gol segnati finora in campionato: soltanto l'eventuale scudetto dell'Inter potrebbe liberarlo da «un'onta» incancellabile. E da un incubo lungo una vita.