Porte aperte agli azzurrini

AlessandroFusco Terminata la febbre azzurra che tradizionalmente assale Roma nel periodo del Sei Nazioni, non si esaurisce il legame tra la città eterna e il grande rugby internazionale. Nella settimana tra il 3 e il 10 aprile si svolgerà nella capitale il torneo IV Nazioni U. 17 cui prenderanno parte le rappresentative di Italia, Inghilterra, Francia e Galles. Il meglio del rugby europeo giovanile si darà battaglia in una kermesse che tiene a battesimo i campioni del futuro. Le partite degli Azzurrini si svolgeranno al campo dell'Unione Rugby Capitolina di via Flaminia (3 aprile ore 14 contro la Francia), al Tre Fontane (6 aprile alle 14.30 contro il Galles) e allo Stadio Flaminio (10 aprile contro l'Inghilterra). Il torneo internazionale, fortemente voluto a Roma dai consiglieri federali Bernabò e Luisi e dal «motore» organizzativo Santamaria (presidente del Comitato Regionale), è stato presentato in Campidoglio alla presenza del presidente del Comitato Organizzatore Vaccaro e del Manager dell'Italia U. 17 Donatiello: «Per i nostri giovani scendere in campo al Flaminio rappresenta una grande responsabilità - ha spiegato - è il campo di casa della Nazionale Maggiore che per questi ragazzi deve essere obiettivo e punto di riferimento. Sarà un Torneo molto difficile per noi, ma puntiamo a essere competitivi in tutte le partite». I ragazzi italiani, già in ritiro presso l'Accademia «Lorenzo Sebastiani» di Roma, sono seguiti dal Responsabile Tecnico Fabio Roselli, grande ala nella Rugby Roma dell'ultimo scudetto: «Per i nostri giocatori sarà l'esordio assoluto sulla scena internazionale e questo potrà crearci qualche difficoltà, ma abbiamo una buona squadra, efficace nel gioco al largo e in velocità. Dobbiamo migliorare in fase di conquista ma, nel complesso, schieriamo al via di questo 4 Nazioni una squadra dalle buone potenzialità. Starà a noi affinarci partita dopo partita». Per gli appassionati romani una grande occasione per conoscere i campioni del futuro continuando a fare festa con il grande rugby.