Polveri bagnate per Zarate & Co.

Penultimo attacco della seria A con 17 gol fatti, davanti solo al Livorno con 15. La graduatoria delle segnature realizzate è avvilente per i biancocelesti, alle prese in questa stagione con una sterilità offensiva evidente. Un dato emblematico di questa incapacità a trovare la via del gol è rappresentato dal fatto che i due capocannonieri della Lazio sono Floccari e Cruz. Il primo ha collezionato solo 4 presenze in campionato, sufficienti per fargli guadagnare il titolo di miglior realizzatore della squadra con 3 reti (2 al Livorno all'esordio con la maglia biancoceleste, ed una ad Udine). Cruz, anche lui a quota 3 gol, tra esclusioni ed infortuni ha messo da parte solo 16 presenze, e non segna ormai da un girone intero: il suo terzo gol, infatti, fu siglato a Catania nella sfida di andata contro gli etnei. Il bomber veneto Rocchi, quinto marcatore di sempre della storia laziale, sta vivendo la sua peggior stagione romana: 18 presenze e 2 gol al suo attivo, una miseria per uno abituato ad andare regolarmente in doppia cifra in campionato (salvo lo scorso anno a segno 9 volte in 27 presenze). Secondo Ballardini il capitano non può giocare in coppia con Zarate, i due non si integrano: Maurito è uno abituato ad attardarsi in dribbling, al numero 9 laziale servono palloni in profondità forniti prendendo la difesa avversaria in controtempo. Rocchi, dunque va in panchina, Zarate è il titolare. L'argentino però, dopo l'exploit dello scorso anno non si sta ripetendo: polveri bagnate per il talento di Haedo, che nella scorsa stagione in campionato aveva fatto 13 in 36 presenze, mentre attualmente è fermo a 2 segnature. Dopo 23 giornate l'anno passato Maurito era a quota 8 gol e la Lazio a 32, quasi il doppio rispetto ad ora.