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Domenico Latagliata TORINO Chiusura della curva Sud dello stadio Olimpico di Torino.

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Equindi: dopo avere pagato nel corso della stagione la bellezza di 144.500 euro di multe per le intemperanze dei suoi tifosi, sabato prossimo la Juve ospiterà la Roma senza poter aprire al pubblico la già citata curva Sud. Motivo della decisione, il fatto che «al rientro di Juventus e Napoli negli spogliatoi per l'intervallo (il riferimento va alla partita di Coppa Italia disputata mercoledì sera a Torino, ndr), sostenitori bianconeri indirizzavano a un calciatore tesserato per altra Società un coro costituente espressione di discriminazione razziale». Per chi non l'avesse capito, l'ormai tristemente famoso «se saltelli, muore Balotelli». Punto e fine della trasmissione: la Juventus, stufa di certi comportamenti da parte di alcuni suoi sostenitori, ha annunciato che non farà ricorso. «Negli ultimi mesi abbiamo già attivato misure importanti - ha commentato Blanc, presidente bianconero - ma forse è arrivato il momento in cui l'intero movimento calcio si dia una mano. Si tratta di un problema grave in tanti stadi italiani, non solo a Torino. Il sistema calcio deve quindi prendere le giuste misure per risolverlo e, forse, il fatto che polizia e carabinieri siano fuori dagli stadi non aiuta: con l'ausilio di Lega e governo, bisognerà ripensare anche a questo. Le norme attuali non bastano. Come Juventus, ci incontreremo di nuovo con le autorità cittadine per vedere cosa si può fare per lottare contro la violenza e il razzismo». Per la Juve insomma non c'è pace, anche se stavolta Ferrara non c'entra. Del resto, con certa tifoseria i rapporti sono tesi da un bel po' e non solo per la questione legata a Balotelli. L'attaccante nerazzurro fu preso di mira il 18 aprile scorso nel corso dello scontro diretto con l'Inter e, dopo i vari gradi di giudizio, i bianconeri giocarano a porte chiuse il match contro l'Atalanta del 17 maggio. Da quel momento la società si è sempre apertamente dissociata dal becerume di certa gente facendo leggere allo stadio messaggi inequivocabili. Quanto al mercato, si va verso il ritorno di Paolucci ed Ekdal (attaccante e centrocampista, oggi in prestito al Siena). Per il resto, nebbia: pur rimanendo validi i nomi dei vari Crespo, Cassani e Candreva. La sostanza è una sola: soldi freschi non paiono essercene tanti e bisogna fare di necessità virtù richiamando innanzi tutto i giovani sparsi per l'Italia. OM@%@

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