Che effetto fa la pallavolo vista da fuori

Laprima, dopo oltre 25 anni, senza pallavolo giocata. É stata una scelta di cui non mi sono pentito, ma non posso dire che l'attività agonistica non mi manchi. Gli allenamenti in palestra, il gruppo, le dinamiche dello spogliatoio, ma soprattutto l'adrenalina della partita: tutte situazioni che mi hanno accompagnato per un arco di tempo talmente lungo e talmente bello che è impossibile non provare nostalgia. Ora mi dedico all'attività di imprenditore e, tutto sommato, non faccio fatica a dire che è meglio la pallavolo. Ma, il vero problema, se così vogliamo dire, arriva nel week end. Dopo tanti anni, mi trovo a dovermi organizzare il sabato e la domenica, come tutte le persone normali. E, allora, come tutte le persone normali organizzo cene con amici, gite con la famiglia e cose del genere. La pallavolo? La continuo a seguire, ma - naturalmente - in modo diverso. Qualche tempo fa sono andato a Pesaro, non è lontano da dove vivo, a seguire una partita della Scavolini. Non è come stare in campo; da fuori è tutta un'altra cosa. Ogni tanto qualcuno mi propone una partitella, ma è una cosa tra amici, nulla di agonistico. Indietro non si torna. Ormai seguo il movimento sui giornali, ammirando le vittorie della Nazionale femminile. Sono davvero brave, hanno grande tecnica e una forte mentalità vincente: è un gruppo che può regalarci ancora tante soddisfazioni. Per quanto riguarda gli uomini, stanno attraversando un momento difficile, ma la situazione non è così nera come sembra. Io sono convinto che i giocatori ci siano: il livello tecnico è molto buono. Certo, è diverso da qualche anno fa, ma sono diversi anche gli avversari. In questi anni tante formazioni sono cresciute, rendendo le cose più difficili per l'Italia. Però, il prossimo anno ci sono i mondiali nel nostro Paese e io credo che gli azzurri faranno bene. Mi aspetto un grande exploit: una di quelle prestazioni che non ti aspetti e che, per questo, ti emozionano ancora di più. E poi, il supporto del pubblico, che da sempre segue la Nazionale con enorme affetto, darà ai ragazzi un entusiasmo incredibile: quella sarà la loro arma in più. E, poi, al di là dell'aspetto agonistico, i mondiali sono - e devono essere - per tutto il movimento una grande opportunità. Tutti gli addetti ai lavori, e io darò il mio contributo, dovranno essere bravi a fare promozione. Si dovrà andare nelle scuole e raccontare ai giovani quanto sia bello il nostro sport, che grandi emozioni possa regalare e quali valori umani possa insegnare. Solo così potremmo avere sempre un grande movimento e delle grandi rappresentative in futuro. *Ex capitano della Nazionale e della MRoma Volley