Roma all'ultimo respiro

La Roma acciuffa il pari al 93' al Craven Cottage di Londra, scampando all'ennesima batosta in terra inglese grazie a un'insperata prodezza di Andreolli. È la quinta volta che la squadra di Ranieri rimonta un risultato: non può essere un caso, ma è il segnale del nuovo carattare acquisito dai giallorossi. Contro il Fulham di Roy Hodgson, sotto gli occhi di Capello e del doppio ex Montella, finisce 1-1 e ora il cammino europeo appare un po' meno complicato. Orfano di Totti e Juan, Ranieri disegna inizialmente sul velluto verde del Craven Cottage una Roma con diversi «rincalzi», facendo rifiatare Pizzarro e Perrotta e puntando su Okaka prima punta e su Menez rifinitore. Sugli esterni Guberti e Taddei, Brighi e De Rossi a far diga davanti a una linea difensiva che vede a destra Burdisso al posto dell'acciaccato Cassetti, Andreolli-Mexes coppia centrale e Riise impegnato a sinistra in un gagliardo duello col fratellino Bjorn. Il Fulham parte forte: al 2' Burdisso rischia l'autogol su traversone di Riise junior, poco dopo è bravo Doni a distendersi sul rasoterra di Greening. Il primo acuto giallorosso è un destro alle stelle di Okaka all'8', imitato da Guberti e De Rossi. L'inerzia del match è però dalla parte dei Cottagers, che al 24' passano con un'inzuccata dello spilungone Hangeland, in anticipo su un goffo Doni. La Roma accusa il colpo, ma il Fulham rallenta permettendo ai giallorossi di accennare una reazione con Riise, che impegna Schwarzer. Troppo poco per un imbufalito Ranieri, che nella ripresa getta nella mischia Pizarro e Perrotta per Brighi e Okaka: si passa al 4-2-3-1 e la Roma prende in mano la partita. Hodgson risponde inserendo Pantsil per Konchesky, ma il Fulham deve difendersi. Al 63' Ranieri entra anche Vucinic per Taddei. Il montenegrino al 72' fa lavorare Schwarzer con un gran destro, quattro minuti dopo Riise si infila in area, Kelly lo stende e l'arbitro concede il penalty, mostrando poi il rosso al difensore del Fulham. Dal dischetto però Menez si fa ipnotizzare dall'australiano Schwarzer, quello del rigore di Totti a Germania 2006. Nel finale sotto la pioggia è solo Roma e al terzo minuto di recupero, su angolo da sinistra di Pizarro, è Andreolli a stoppare di petto e spedire la sfera sotto al sette di collo destro, rendendo meno amaro il ritorno a Londra di Ranieri.