A Dublino col jolly Cipro in tasca

Unbel primo tempo sufficiente a scacciare i fantasmi della Bulgaria, alla quale è stata concessa qualche chance soltanto quando la tensione si era allentata. Alla fase finale del Mondiale, attende i nostri campioni del Mondo un altro italiano illustre come Fabio Capello, che ha riportato a nuova vita il calcio inglese. Buona prova collettiva, su tutti Puirlo e De Rossi, senza il quale il milanista non può esaltarsi, pace fatta col tifo azzurro. Confermata la fiducia, giustificata, nel blocco juventino sostenuto dal tifo dell'Olimpico bianconero. Ma è premiata soprattutto l'insistenza di Marcello Lippi nella sistemazione tattica dei centrali di mediana: play basso Daniele De Rossi, muraglia davanti alla difesa e anche metronomo assiduo nel pressing, play alto Andrea Pirlo, energie in serbo per le illuminazioni, come quella che dopo dieci minuti libera Grosso alla conclusione di collo col piatto sinistro. Un'Italia trasformata rispetto alla nebbia di Tbilisi, anche se il primo gol non porta la firma di un attaccante poco importa, perché Iaquinta, dopo avere sprecato tre occasioni, la prima delle quali clamorosa, avrebbe poi messo la sua impronta per il raddoppio, a coronare uno scambio spettacolare con Gilardino. Per la Bulgaria, tanta Premier League in campo, ma atteggiamento timido, anche se la nostra fascia destra di difesa, con Zambrotta assiduo in avanti, lasciava spazi invitanti per il più pericoloso dei rivali, Stilian Petrov, che tuttavia il suo numero più pregiato lo avrebbe prodotto con una girata al volo su corner da destra. Miracolo di Buffon, dubbi perché il pallone un po' oltre la linea era finito, forse non del tutto, almeno a giudizio della terna. Però il doppio vantaggio che ha chiuso il primo tempo è apparso pienamente legittimo, nonostante talvolta si sia voluto insistere sui lanci lunghi, i bulgari mostravano di patire assai di più la manovra stretta. Ripresa meno brillante, gestione del vantaggio tradita talvolta da leggerezze e da troppa fretta nel lanciare la controffensiva, pochissimi palloni per Rossi entrato a rilevare Gilardino. Cannavaro, ammonito, salterà Dublino, sperabile che conti poco.