Roma troppo forte Goleada e qualificazione

Troppo facile. Bastano diciotto minuti alla Roma per chiudere la pratica con il Kosice e cancellare la figuraccia dell'andata: di questo si tratta, rivisti gli slovacchi ieri. All'Olimpico si presenta una squadra che faticherebbe a giocare la Lega Pro italiana e si scioglie al cospetto di una Roma quasi imbarazzata nell'infierire. La faccia di Guberti dopo il regalo del portiere Schreng dice tutto. Finisce 7-1, come a Gent: questa è l'Europa League, un torneo dalla formula folle dove si inizierà a fare sul serio dai sedicesimi in poi. Il salto in basso dalla Champions è notevole, ma il solo fatto di partecipare ai gironi della ex coppa Uefa farà entrare un milione di euro nelle casse della società: ossigeno puro con i tempi che corrono a Trigoria. Stavolta i giallorossi entrano in campo concentrati, dopo venti secondi sono in vantaggio e bastano altri otto minuti per portarsi sul tre a zero. Un allenamento, insomma, utile per ritrovare un pizzico di morale dopo Genova e preparare con più tranquillità la partita di domenica con la Juventus: il primo vero crocevia di un campionato partito in salita. Spalletti approfitta della serata per recuperare in campo Juan e Vucinic, entrati nella ripresa, e far crescere i vari Cerci, Guberti e Faty. A Totti, invece, il Kosice serve per arricchire il bottino di reti. Con la tripletta di ieri è già arrivato in doppia cifra: dieci centri nei due turni preliminari di Europa League e uno al Genoa. In avvio c'è Cassetti al fianco di Mexes.   Il modulo è lo stesso di Genova: 4-4-1-1 che si trasforma in 4-2-3-1 in fase di possesso, con Menez a inventare dietro Totti. Dopo venti secondi il capitano raccoglie e finalizza un assist di Cerci che sfrutta bene l'occasione e riesce a segnare anche la prima rete ufficiale in giallorosso. L'esterno di Valmontone sembra aver imboccato la via della maturazione e Spalletti giustamente se lo tiene stretto. Prima del gol di Cerci, Totti segna di testa, poi la papera clamorosa di Schreng (materiale interessante per Mai Dire Gol) regala a Guberti il debutto da goleador con la Roma. Menez sigla il pokerissimo al 18' e i tifosi del Kosice provano addirittura a lasciare l'Olimpico in segno di protesta. Il clima da amichevole fa addormentare anche la Roma che anche stavolta riesce a subire un gol: Novak mette a nudo i limiti di Artur che si fa beffare sul primo palo. Nella ripresa c'è spazio per altri lampi giallorossi, compresa la «fucilata» di Riise per il sesto gol dopo che la Sud, invano, gli aveva chiesto di calciare una punizione a due in area. Quando entra Vucinic, Spalletti riprova il 4-2-4 testato in estate. Per il montenegrino due assist e un palo, Totti completa la festa. Oggi a Montercarlo verranno delineati i gironi della prossima fase, domenica arriva la Juve. E sarà tutta un'altra storia.