Conferma Contador gli Schleck non mollano

Un vecchio adagio di schietto realismo e sano cinismo ricordava più o meno che se un nemico non lo puoi sconfiggere, ti conviene fartelo amico. I fratelli Schleck lo sanno a memoria quel proverbio. Si sono alleati con Alberto Contador, abbassando il capo al cospetto del capobranco, e ne ricavano parecchio, in termini prettamente pratici: un successo di tappa col fratellone (Frank), secondo e terzo posto in classifica (col fratellino davanti), rafforzamento della maglia bianca di miglior giovane da parte di Andy. Dal canto suo, Contador, già maglia gialla, alla partenza del tappone alpino vantava 1'37" sul secondo e 1'46" sul terzo in classifica: e i due in questione erano Armstrong e Wiggins, ovvero due che nella crono di oggi (Annecy, 40 km tecnici, diretta Rai2 dalle 14.30) potevano dargli fastidio. Al traguardo di Le Grand-Bornand, invece, lo spagnolo si ritrova con vantaggi di 2'26" e 3'25" sugli immediati inseguitori. Ne beneficia Frank, al secondo successo di tappa al Tour, ottenuto con una finta volata a tre in cui Contador ha sprintato col freno a mano tirato, e in cui Andy era impegnato a esultare per il fratello. Tutto lecito, per carità. Ma se gli Schleck volevano mettere in difficoltà la maglia gialla, forse era il caso di provare a scattare anziché tenere un'andatura che mai avrebbe dato fastidio ad Alberto. Gli altri dietro, chi con mezz'ora sul groppone, chi - Nibali - bravissimo ad arrivare insieme ad Armstrong, a 2'18" dai primi.