Giro d'Italia, Di Luca non molla

Problemi di viabilità (diamo per buona questa versione) avevano decurtato la frazione di salite come Maddalena, Vars, Izoard e Monginevro, ma il percorso alternativo con Moncenisio prima del Sestrière, e Pra Martino vicino all'arrivo, promettava forse più stimoli rispetto all'originale. La tappa (262 km di lunghezza) è partita con le prime due ore di gara a circa 50 km/h: un'andatura forsennata che ha poi avuto un ruolo nel lasciare scorie in parecchie gambe. Il fatto che l'Acqua&Sapone di Stefano Garzelli abbia lavorato per annullare una prima nutrita fuga di giornata, lasciava presagire che il varesino avesse qualche intenzione poco pacifica: puntualmente, sul Moncenisio, a 4 km dalla vetta, Garzelli è partito all'attacco, dapprima con Soler, poi tutto solo: 1' di vantaggio al Gpm (a 123 km dal traguardo), ma un margine che lungo la salita del Sestrière è salito fino a 6'40" (a circa 70 km dalla fine). Garzelli, numero 1 di dorsale, per sua stessa ammissione non pensava di andarsene da solo, ma una volta trovatosi in questa situazione ha iniziato a far la bocca al risultato grosso. Anche perché il gruppo, controllato da LPR e Barloworld, pareva calato in un momento di attendismo. Un attendismo che è stato spazzato via da un impegno più deciso della LPR (squadra della maglia rosa Di Luca) e soprattutto dall'intervento della Liquigas di Basso e Pellizotti tra la discesa dal Sestrière e l'approdo al Pra Martino. Su quest'ultima salita, con Garzelli ormai vicino, è stato Pellizotti ad affondare il colpo: al primo scatto del friulano, Di Luca è rimasto attaccato, al secondo ha lasciato fare. Pellizotti, preso e superato Garzelli, ha guadagnato una manciata di secondi, che nella successiva discesa la maglia rosa (seguita da Sastre, Menchov e Arroyo) gli ha rosicchiato, mentre Basso, Leipheimer, Soler e Garzelli perdevano terreno nella picchiata, e tutti gli altri (tra cui un Armstrong in crescita e un Cunego in costante ribasso) erano più indietro, essendo già stati staccati sul Pra Martino. Ai 3 km, l'attacco di Di Luca sullo strappetto alle porte di Pinerolo: con le ali sui pedali, l'abruzzese ha vinto tutto solo con 10" su Pellizotti, Menchov e Sastre, allungando in classifica (ora ha 1'20" su Menchov secondo) e mettendosi in una posizione più tranquilla in vista della crono di giovedì. Oggi Torino-Arenzano, 214 km per fughe o volata. Diretta Rai3 ore 15.30.