Ibrahimovic tiene in ansia Moratti

Che non fosse il tipo di giocatore che resta anni e anni in una sola squadra lo si era già intuito e ieri, dopo aver esultato ma senza esagerare per il suo settimo titolo nazionale, lo svedese non ha perso l'occasione per confermarlo. A Milano tanto male non sta: incassa un milione di euro al mese e ha un allenatore che lo ha reso immediatamente il fulcro della squadra. Tuttavia, istinto e ambizione, oltre alle offerte del Barcellona, lo stuzzicano. I gesti di stizza in campo, due settimane fa verso i tifosi e ieri al gran galà dello scudetto verso i compagni, fanno trasparire una certa insofferenza. «Non ci sono certezze nel calcio», dice l'attaccante. Capitan Zanetti spera di ritrovarlo in ritiro a luglio, perchè altrimenti l'Inter perderebbe «un fuoriclasse che può essere decisivo in ogni momento. Con noi è tranquillo, ha un contratto ed è fondamentale che abbia voglia di restare».  E in via Vittorio Emanuele non sembrano tanto preoccupati. Resterà al 90 per cento? «Sì, penso proprio di sì», risponde Massimo Moratti. Quasi contemporaneamente alle esternazioni presidenziali, a un chilometro di distanza veniva avvistato Diego Milito. «Mi piacerebbe arrivasse, con noi potrebbe fare grandi cose e per la sua carriera sarebbe il giusto salto», assicura Zanetti. Ma nel frattempo il suo connazionale si è concesso un pranzo con i compagni del Genoa e un po' di shopping in centro e nulla più, almeno per ora.