Candela: «Non potevo non salutare i romani»

Tutti insieme, per una sera a giocare in onore di Vincent Candela, il francese «testaccino» che ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Una partita per dirgli «au revoir», arrivederci a chissà quando. «Perché non ho ancora deciso cosa farò da grande - ci racconta con un sorriso il difensore che con la maglia della Roma ha vinto uno scudetto e una Supercoppa - per ora mi godo la famiglia e la mia fattoria ai Castelli». Ha deciso di dire basta con il mondo del calcio e lo farà in una serata evento il prossimo 5 giugno alle 20.30. Scenario dello spettacolo sarà lo stadio Olimpico. «È vero che le mie radici sono in Francia, ma qui sono cresciuto come uomo e calciatore. A Roma sono nati i miei figli. Mi sembrava giusto salutare tutti i tifosi che mi hanno incitato. E poi giocare qui è più bello che in qualsiasi altra parte del mondo». Ci saranno quasi tutti gli invitati, che il giorno precedente la partita saranno ospiti in Campidoglio per un incontro con il sindaco Alemanno e il 5 faranno visita a Papa Ratzinger in Vaticano, poi all'Ospedale Bambin Gesù. «A dire la verità mancherà Batistuta - continua Candela - che dovrà operarsi, ma proprio sabato ho ricevuto la conferma di Tommasi e per me è stata una sorpresa visto che ora è a Pechino». In campo la Roma che ha vinto lo scudetto nel 2001 e la Francia Campione del Mondo del '98. Gli ingredienti per far sì che sia un grande evento ci sono tutti. I biglietti saranno in vendita da giovedì prossimo presso le ricevitorie Lis Lottomatica (ci sarà anche la diretta su Sky Sport 1). L'incasso sarà devoluto ai terremotati d'Abruzzo, tramite la Chiesa Cattolica e al reparto di pediatria dell'Ospedale San Raffaele di Roma. «Sarebbe un grande orgoglio riuscire a portare allo stadio tanta gente quanta ce n'era all'addio al calcio di Conti. L'importante è che sia una festa». Da decidere l'arbitro (probabilmente Farina).