Mascara fa il Maradona

I primi dieci minuti, molto tattici, servono alle due squadre per studiarsi. Ad accendere la partita ci pensa il Catania al 14'. Lancio in area dei rossoblù che trovano Morimoto. Il giapponese stoppa, lascia sul posto Kjaer, e serve Ledesma. Il colpo di testa del centrocampista non lascia scampo ad Amelia. Si innervosisce il Barbera, mezzo vuoto, così come i rosanero che dopo due minuti si complicano la vita con l'espulsione di Bresciano. Brutta entrata dell'australiano su Morimoto a palla lontana e Rosetti opta per il rosso diretto. Il Palermo, in dieci e annichilito dal vantaggio rossoblù, non riesce a reagire. Ne approfitta il Catania che, al secondo tiro in porta, raddoppia. È il 37' quando Morimoto scatta sul filo del fuorigioco e tira in porta. Inutile l'uscita di Amelia. Il tracollo si consuma al 44' con il 3-0 firmato da Mascara. Splendido tiro dell'ex dal cerchio di centrocampo; destro al volo e la palombella beffa Amelia, fuori dai pali. Una conclusione che ricorda le prodezze di Maradona. Ballardini tenta il tutto per tutto e nella ripresa toglie Cavani per Succi. Cambia in attacco anche Zenga che rinuncia a Morimoto e fa entrare Paolucci. Cambia poco e il Catania fa il poker. Al 21' Biagianti prende palla sulla sinistra e serve Paolucci che, all'altezza del dischetto, non fallisce. Il Barbera smette di tifare e comincia a svuotarsi. Così la partita si trascina fino alla fine senza grandi sussulti. A fine gara silenzio stampa per i rosanero con il solo presidente Zamparini a parlare: «Non esonero Ballardini», per chiarire la posizione del tecnico.