Tiziano Carmellini t.carmellini@iltempo.it Mancano ...

Ecco come Inter, Juve e Roma arrivano all'appuntamento che può dare un senso alla stagione. INTER Delle tre italiane è quella che ha il compito più duro contro il caterpillar di Ferguson che già negli ultimi due anni costò carissimo a Spalletti & Co.. Ma è anche quella che ci arriva meglio, con il vento in poppa di un campionato dominato, e che ha dimostrato, proprio nel derby contro il Milan come il momento sia benevolo sotto ogni punto di vista. Mourinho contro il Manchester si affiderà di nuovo alla grande condizione di Ibrahimovic e alla spinta offensiva di Maicon. Una squadra che ha faticato a trovare un suo gioco ma che continua, nonostante tutto, a mietere vittorie sui campi di mezza Italia. L'altro ieri il tecnico nerazzurro ha deciso di svolgere la seduta di allenamento allo stadio Meazza e non ad Appiano Gentile proprio per svolgere una seduta tattica mirata alla preparazione della sfida di Champions League. Molto probabile un turn-over domani col Bologna proprio per preparare al meglio la sfida col Manchester. Ibrahimovic dovrebbe giocare entrambi i match così come Adriano. Potrebbe riposare invece Stankovic, al suo posto è pronto Figo. ROMA Prova ad uscire da un momento «no» la Roma che contro l'Atalanta a Bergamo ha fatto i conti con un problema psicologico forse fin troppo trascurato. Spalletti ha a disposizione la sfida all'Olimpico col Siena proprio per cercare di riportare in terra i suoi. Diversi i dubbi sulla formazione giallorossa che dovrebbe scendere in campo martedì all'Emirates. Tornerà De Rossi dopo la squalifica da scontare in campionato e avrà così modo di caricarsi al meglio per la gara di Champions. In attacco Totti non la perderà per nulla al mondo e al suo fianco ci sarà uno tra Vucinic e Baptista. Il montenegrino deve fare i conti con nuovi problemi al ginocchio. Preziosi i rientri in difesa di Cicinho e Riise. JUVENTUS Sarà una partita chiave per Ranieri che andrà domani a Palermo con il pensiero del Chelsea nella testa. La Juve arriva alla sfida di Champions in netto calo psicologico, dopo un momento «no» in campionato dal quale vuole uscire per riprendere la rincorsa all'Inter capolista. Non centrare il posto buono per la Champions del prossimo anno costringerebbe i bianconeri a un preliminare devastante per la preparazione. La Juve non gioca in formazione tipo da una vita, gli assetti mai come ora sono approssimativi e Ranieri dovrà usare il Palermo proprio come banco di prova per il Chelsea. Le buone notizie arrivano dall'infermeria. In attacco c'è abbondanza con le quattro punte titolari a disposizione. A centrocampo c'è qualche scelta da fare con il solo Zanetti assente, ma recuperi importanti come Camoranesi, Sissoko e Marchisio. Il problema semmai è in difesa: Chiellini dovrebbe rientrare, ma Legrottaglie ha problemi alla schiena mentre Molinaro e Grygera non hanno alternative perché De Ceglie è ancora convalescente. Così come Salihamidzic e Zebina. Difficile ipotizzare Knezevic che non gioca da quattro mesi. Possibile quindi che Ranieri scelga in attacco Trezeguet-Iaquinta a Palermo, lasciando Del Piero e Amauri freschi per Londra.