Seppi spaventa Federer. Sorpresa Errani

Dopo un primo set che non ha avuto storia (6-1 in 24 minuti) Seppi è entrato brillantemente in partita. È arrivato anche al set point per due volte nel secondo set ed è rimasto agganciato a Federer anche nel terzo, cedendo solo al quarto match point. A guardare i numeri bisogna riconoscere che il tennis italiano non è messo poi così male. Siamo il sesto paese del mondo (alla pari dell'Australia che gioca in casa) per numero di partecipanti in questa prova del Grande Slam, addirittura terzi tra le donne. Abbiano rovesciato la massima («pochi ma buoni») perché di giocatori e soprattutto giocatrici ne abbiamo abbastanza solo che non riusciamo a produrre un giocatore e una giocatrice di vertice perché il primo italiano è numero 34 ed anche se Flavia Pennetta riuscisse a entrare tra le prime dieci non ci cambierà la vita. Viene il sospetto che qualcosa non funzioni nel nostro settore tecnico se è vero che appena un nostro giovane tira tre volte la palla oltre la rete lo mandano in Spagna dove forse ci sono migliori maestri e più voglia di lavorare. La prima giornata di questo open ci ha riservato in uguale misura delusioni (Starace) e soddisfazioni (Errani). Quest'ultima non diventerà mai una campionessa ma raramente perde le partite che può vincere. Ieri aveva un'avversaria, la russa Kirilenko, meglio classificata ma troppo carina per aver voglia di lottare tutti i giorni, soprattutto se fa caldo come ieri. Così la nostra ragazza l'ha battuta nettamente e ora può pensare alla Zvonareva, sua avversaria al terzo turno. La delusione, come ho detto, si chiama Potito che dopo la partita ci ha amabilmente spiegato perché di questo torneo non gli piacciono i campi, le palle, la città. Troppe cose per avere la testa sgombra e per contenere l'aggressività disordinata del giovane Tomic. «Questi giovani di 19 o 20 anni sono pericolosi», ha detto Potito. Ma ci è rimasto male quando gli hanno detto che di anni Tomic ne ha 16. In quanto a Starace è difficile vincere i tie-break se si gioca senza coraggio. Tra le note positive da includere anche la vittoria di Alberta Brianti, già brava a superare le qualificazioni, sulla belga Wickmayer. Maria Elena Camerin ha lottato ma ha dovuto arrendersi alla romena Gallovits. La stessa cosa ha fatto Andrea Stoppini che è stato in vantaggio per 3 a 0 nel terzo set contro il detentore del titolo, il serbo Djokovic. Senza giocare il suo miglior tennis Bolelli ha vinto con il belga Vliegen. Contro l'americano Mardy Fish, il bolognese che non firmerebbe oggi per una classifica di numero 20 alla fine della stagione (evidentemente spera in qualcosa di più) avrà a disposizione una buona opportunità.