«Un 2008 di successi in tante discipline»

Penso ai titoli italiani vinti nel calcio a 5 femminile, nel biliardo, nel powerlifting, nel paracadutismo, e al mondiale di subbuteo. Inoltre, dopo 50 anni abbiamo nuovamente una sezione per la scherma ed è stata fondata la Lazio Ginnastica Flaminio, società di altissimo livello». Chi le sta regalando un sorriso all'interno della famiglia laziale? «Il rugby, dopo la riunificazione delle 2 società biancocelesti esistenti e la promozione, si sta esprimendo ad alti livelli. Il calcio femminile è salito in A2 e sta lottando per accedere alla massima serie, quella che storicamente gli compete; il salto di categoria potrebbe arrivare già nel 2009, quando festeggerà i 40 anni: sarebbe un bel compleanno. La pallanuoto maschile sta disputando un girone d'andata oltre le aspettative e gioca con un gruppo di atleti romani. Infine, un elogio a Gabriella Bascelli, la più grande espressione del canottaggio femminile, e agli atleti che insieme a lei ci hanno rappresentato alle Olimpiadi: De Silvestri, Rocchi, Kolarov, e Nicola e Maria Marconi». La Lazio cresce ma non ha una sua sede centrale. Come è andata con gli uffici allo stadio Flaminio? «La situazione è ferma ma non per nostra volontà. Ricordiamo che ci sono diversi soggetti beneficiari dell'assegnazione di quei locali. Confido che la situazione si sblocchi presto». Come sono i rapporti con la nuova amministrazione? «Il sindaco Alemanno ha manifestato la sua disponibilità a un rapporto sinergico, ora bisogna stabilire dove convogliare queste energie». Tanto vicino da aiutarvi ad avere un vostro impianto polifunzionale? «L'idea è quella di conservare e consolidare le realtà esistenti come il maneggio di Villa Glori per l'equitazione, il centro di calcio femminile di Corviale, i campi di Piazza Mancini per baseball, cricket e softball, il Palasport di Ariccia per la scherma, la piscina della Garbatella per il nuoto e Aquiland per il paracadutismo. Ragionato su questo discorso, potremo pensare a una cittadella dove le altre discipline possano trovare il loro sfogo. Se si realizzasse lo Stadio delle Aquile, alcune sezioni potrebbero stringere un accordo con la Lazio calcio per utilizzarlo».