Luigi Salomone l.salomone@iltempo.it Altro che derby, ...

Per farlo sceglie i microfoni di Tele Radio Stereo: «Sappiamo che la sfida contro la Roma è molto sentita, ma prima facciamo tre punti col Siena, poi pensiamo al derby». E lui sarà in campo domani seppure dopo una settimana tormentata da un piccolo acciacco che gli ha impedito di disputare la partitella del giovedì: «Sto bene - ha spiegato il centrocampista - sono sereno e tranquillo. Mi manca un po' il gol, però mi diverto tanto. Dai primi giorni del ritiro si è visto che eravamo un gruppo unito. Quest'anno remiamo tutti dalla stessa parte. L'anno scorso abbiamo avuto troppi infortuni e i risultati tardavano ad arrivare. Per questo non eravamo più sereni e non riuscivamo a dare il massimo in campo». Ha le idee chiare sull'obiettivo della squadra biancoceleste. Meglio volare basso per poi alzare l'asticella, come ama sempre dire Rossi: «Il traguardo primario è la salvezza. Una volta raggiunta potremo pensare all'Uefa. E poi alla Champions. Facciamo un passo alla volta e teniamo i piedi per terra. Il rapporto con Rossi? Ho sempre avuto un buon feeling anche quando non giocavo. Ha fatto bene a scegliere altri compagni quando non stavo bene. Il mio rinnovo? Ho un contratto fino al 2011 e a Roma sto bene. Ho comprato anche casa e sono disposto a rimanere, aspetto una telefonata». È uno dei «vecchi» della Lazio e quindi può giudicare i nuovi arrivati. Racconta pregi e difetti dei tre nuovi che hanno conquistato una maglia da titolare: «Abbiamo capito da subito che Zarate aveva delle grandi qualità e lo sta dimostrando sul campo. Assomiglia al primo Pandev, anche se deve capire ancora alcune situazioni di gioco. Carrizo invece è un giocatore istintivo ma sta già cambiando il modo di parare. In Argentina si gioca un altro calcio, diamogli tempo. E poi anche Lichtsteiner è stato un buonissimo acquisto, ha grandi mezzi ed è molto bravo nel proporsi in avanti».