Quando il gioco si fa duro i mosci ...

P.del Giappone di stamane, che quando leggerete questo giornale si sarà probabilmente già concluso. Mentre scrivo non so se qualche evento imprevisto e imprevedibile ha ribaltato l'esito delle prove di ieri. Però so che, qualsiasi cosa sia accaduto in gara, alla vigilia Massa era tornato il pilota al quale eravamo abituati fino a pochi mesi fa: veloce quando non conta, confusionario e balbettante nei momenti decisivi. Un'amara constatazione, confermata dalle patetiche giustificazioni che ha cercato di dare al deludente quinto posto sulla griglia rimediato nonostante la sua macchina avesse confermato anche al Fuji di essere un fulmine a dispetto della bassa temperatura dell'asfalto così indigesta alla Ferrari. Persino a Raikkonen, l'abulico Raikkonen di questa seconda metà di stagione, era infatti stato possibile portare la formidabile F2008 in prima fila, a pochissimi decimi di distanza da un Hamilton che invece, dal canto suo, non è più il pivello dell'anno scorso. Comunque finisca la corsa (o sia finita, se state leggendo queste righe dopo le 8 e mezza del mattino), il Gran Premio del Giappone ha dunque riacceso il rimpianto dei ferraristi per quel che poteva essere e non è stato, spingendoli a sognare che quanto scritto venerdì da un quotidiano spagnolo - che, cioè, Fernando Alonso correrà per Maranello nel 2009 nonostante Montezemolo abbia già annunciato la conferma di Massa e Raikkonen fino al 2010 compreso - non fosse il solito scoop fasullo. Con Alonso al posto di uno dei suoi attuali piloti, questo Mondiale la Ferrari lo avrebbe già avuto in tasca da mesi.