C'è la Lazio poi la grande ammucchiata

palyautentico, non di quelli gratuiti, lasci pure, il ragazzo, che qualche profesore di ipocrisia in cuor suo lo condanni, le persone civili sono al suo fianco. Verso la meno ipotizzabile versione dell'alta classifica, arriva il Milan, irrompono Udinese, Napoli, Catania (per la creature di Zenga il prossimo passo sulla strada della simpatia sarebbe l'addio di Lo Monaco), e Palermo, prezioso passo avanti della Roma. Due gol all'Atalanta (finora una sola rete al passivo), Vucinic dopo l'eterno Panucci, poi qualche comprensibile affanno prima del lieto fine. Spalletti ha dovuto ricorrere perfino a Virga, non aveva previsto l'eventualità, con tutto il rispetto e l'affetto, la celebrata campagna estiva. Tutto sommato una personalità da Roma vera, mascherata l'assenza di De Rossi dal buon ritorno di Mexes, ma anche da una intensa concentrazione collettiva, Brighi sostituto ideale, lui non delude mai. Adesso è sperabile che qualche altra casella garante di affidabilità possa essere riempita per mercoledì, quando il viaggio a Bordeaux sarà fondamentale per l'avventura in Chmpions. Tempi grami per Arrigoni e Allegri, il primo per ora salvo, l'altro potrebbe essere l'ennesima tacca sulla fusoliera del bombardiere Cellino, che però ha detto : «Per ora non si discute», mica un buon segno per il tecnico. Gianfranco Giubilo