«Milan stai attento»

Abbiamo motivi per essere un po' più tranquilli e sereni». Anche perché a centrocampo, nonostante l'assenza di Pirlo, c'è il rientro di Gattuso, anche se col tutore al braccio. Nonostante ad attendere i rossoneri ci sarà la Lazio capolista e in forma vista nelle prime due giornate. E le lodi da parte di Ancelotti per la squadra di Rossi arrivano non solo per il collettivo, ma soprattutto per i singoli. «Il fatto che sia prima in classifica non vuole dire molto visto che sono solo due partite - sostiene il tecnico rossonero Ancelotti -. ha un grande portiere, Carrizo, e ha una novità assoluta come Zarate che sta facendo molto bene. Ma anche Kolarov, e poi Brocchi...». Un ex che Ancelotti conosce bene. E che lontano da Milanello è rinato. Come Gilardino alla Fiorentina, e prima ancora Borriello a Genova. Quello stesso Borriello che stasera potrebbe tornare titolare nel suo Milan, al fianco di Kakà. Qualcosa di inatteso, ma di conquistato sul campo. Grazie al bel gol contro lo Zurigo in Uefa, ma anche all'assenza dell'altro centrale d'attacco, Inzaghi. Con Seedorf favorito su Ronaldinho,. Perché Galliani ha parlato chiaro, e un attaccante di peso con a fianco uno veloce (Kakà, appunto) per il momento in casa Milan è considerata, anche da Ancelotti, la soluzione ideale. Che va oltre il dream team tanto sognato dalla dirigenza rossonera, ma che sul campo finora ha reso davvero poco. «Il talento - spiega l'alenatore del Milan - può evidenziare le qualità di una squadra, ma da solo non basta. Lo ha detto anche Kakà, condivido in pieno le sue dichiarazioni. E' sbagliato pensare da solo possa risolvere sempre ogni situazione. Io ho sempre ottenuto i risultati con grande sacrificio e grande attenzione, sono queste le caratteristiche che vorrei vedere nelle mie squadre. Non è un messaggio a Ronaldinho, ma a tutti: il talento serve ma non risolve tutto». E allora ci si rinuncia, puntando a vedere nel posticipo testa-coda contro la Lazio quel carattere che a una squadra che punta in alto non può mancare. Il test stavolta è probante, il Milan alla terza giornata di campionato non può già più fallire.