Ginnastica

Solo ad Atene nel corso della prima olimpiade la ginnastica artistica venne definita tale e si presentò agli occhi del mondo come vera e propria specialità sportiva. La spedizione azzurra in Cina sarà sotto i riflettori del mondo con due squadre di artistica e una di ritmica. Nella schiera dei maschietti si leva il nome di Igor Cassina, l'uomo che quattro anni fa regalò all'Italia una delle vittorie più emozionanti delle Olimpiadi e di tutto lo sport azzurro. In Cina, il ginnasta di Seregno, oltre a portare a casa un altro oro alla sbarra, cercherà di sorprendere nuovamente il mondo della ginnastica e magari di inventarsi, come all'epoca, un gesto nuovo e personalissimo simile a quell'avvitamento a 360° che prese il nome di «movimento Cassina». Per ora voci di corridoio parlano di un «Cassina 2», un doppio salto raccolto con due avvitamenti e presa alla cieca. Staremo a vedere. Prima del campione olimpico uscente alla sbarra, soltanto un altro azzurro aveva inorgoglito il Belpaese a tal punto. Soprannominato, non a caso, il «Signore degli anelli» Yuri Chechi si era aggiudicato il metallo più prezioso con le sue perfette acrobazie nel 1996 ad Atlanta. Al femminile c'è una comitiva piena di speranze, concentrata e ambiziosa al punto giusto. Questa volta la stella più brillante risponde al nome di Vanessa Ferrari, un metro e 43 di grinta e carattere, il piccolo fenomeno che porta con se un titolo mai raggiunto nella storia della ginnastica azzurra. Vanessa è stata infatti la prima italiana capace di vincere una medaglia d'oro ai campionati mondiali. La 18enne, nata e cresciuta in provincia di Cremona, che sta vivendo la sua prima esperienza olimpica, dovrà eliminare del tutto quel fastidio al tendine d'achille che le ha dato non poche preoccupazioni, ma volente o nolente, le attenzioni del mondo ginnico, e non solo, saranno rivolte a lei. Di fronte alla piccola reginetta azzurra, ci saranno le più promettenti ginnaste americane e rumene oltre alla temibile brasiliana Barbosa. Per ora nel palmares della ginnastica artistica femminile c'è un solo argento, quello conquistato nel 1928 ad Amsterdam nel concorso a squadre. I nostri atleti saranno impegnati dal 9 al 19 agosto al National Indoor Stadium, ma la nutrita truppa azzurra punterà anche sulla ritmica rappresentata da un team ben assortito e chiamato a difendere la medaglia d'argento di Atene. Disciplina esclusivamente al femminile, la ritmica è specialità olimpica dall'edizione di Los Angeles nel 1984, prevede esercizi a corpo libero con l'accompagnamento di attrezzi quali la palla, il nastro, le clavette, la fune e il cerchio. Le nostre Santoni, Blanchi e Masseroni, insieme con le loro compagne, saranno in pedana dal 21 al 24 agosto presso il Beijing University of Technology Gymnasium. A chiudere il cerchio sarà Flavio Cannone con il suo trampolino elastico, una disciplina fatta di evoluzioni e salti acrobatici su un tappetino a molle, specialità della ginnastica introdotta soltanto nel 2000 a Sydney.