Alessandro Fusco Gli All Blacks ...

Per l'occasione gli All Blacks hanno mostrato il loro volto feroce. L'antifona si è intuita già dall'ingresso delle squadre in campo con i Tutti Neri che sfoggiavano facce da funeraleàdegli avversari. Poi la danza della Haka ha dato conferma. Mc Caw e compagni scelgono per la prima volta nella stagione la versione brutale, la Kapa O Pango, che termina con il gesto del taglio della gola. La partita ne mantiene la promessa. Gli All Blacks mostrano una determinazione al limite della ferocia, sui punti d'incontro sono indiavolati e il capitano Mc Caw, al rientro, è un esempio maestoso per tutti. Carter interpreta lo spartito predisposto da Henry alla perfezione usando il piede destro come una frusta. Gli avanti dominano la scena con Ali Williams che stravince la battaglia aerea, i Wallabies sono annichiliti. Il prodotto di tale grazia è il punto di bonus, prezioso, in virtù delle quattro mete di Woodcock(2) e di Nonu(2), autore di una prestazione memorabile. Il contorno di 19 punti dalla piazzola di Carter e di ben 1200 metri di guadagno territoriale al piede definiscono la superiorità neozelandese, interrotta sola dalla meta di Ashley-Cooper costruita su una giocata da rimessa laterale da manuale del rugby. Ora una pausa, poi il 16 agosto a Cape Town gli All Blacks cercheranno la vendetta contro il Sudafrica. La nuova classifica del Tri-Nations: Nuova Zelanda 10, Australia 9, Sudafrica 5.