Il ct prova a rimettere insieme i cocci

E magari ci potrebbe essere un posto anche per Perrotta, sorprende che restino basse le quotazioni di Aquilani, tra i più in forma. Non sono considerazioni influenzate da aree geografiche, più significativo che il campionato, grande escluso nella disfatta di Berna, torni d'attualità con la presenza di due juventini che avrebbero reclamato subito maggiore riguardo: come Chiellini, grande stagione da centrale grazie alle intuizioni di Ranieri, e Alex Del Piero. Si tenta, insomma, di rimettere insieme i cocci, nella coscienza di dover superare un esame senza appello: battere la Romania per rientrare in gioco, senza dover confidare non soltanto in una vittoria sulla Francia, ma anche in concomitanti risultati utili. Brutti clienti, i romeni, abili nel congelare il gioco, nell'attenuare i ritmi, puntando sulla geniale regia di Chivu e sull'estro di Mujtu, due di casa nostra e dunque doppiamente pericolosi. Indispensabile ritrovare gli accenti che avevano prodotto il trionfo di Berlino. Senza alternative. Dall'esito della sfida di Zurigo dipenderà il livello di interesse rivolto alla notturna, quando gli olandesi ritroveranno il fin troppo amico Stade de Suisse di Berna, dove per altro sembrano avere, di fronte ai francesi, due risultati utili su tre, ovvio che un ulteriore pari non conforterebbe le mire ambiziose di Domenech. Ma ieri, a consolare parzialmente l'Italia, si è registrato un altro tonfo clamoroso, la resa della Germania, favorita numero uno secondo chi, scommettendo, determina le quote dei bookmakers, di fronte alla Croazia, già virtualmente ai quarti. Non rende giustizia ai croati il minimo scarto, la partita avrebbero potuto metterla in ghiaccio già el primo empo. Chiaro però che i tedeschi, attesi dall'Austria nell'ultimo turno, possono considerarsi a loro volta molto vicini alla fase sucessiva.