Alessandro Austini a.austini@iltempo.it «Dovrò migliorare ...

Il Chelsea di Abramovic lo ha inserito tra i tecnici candidati alla successione di Grant. Lo scrivono i tabloid inglesi Daily Telegraph, The Guardian e Daily Star. E aggiungono che il magnate russo sarebbe pronto a pagare una penale al club giallorosso pur di portare l'allenatore a Londra. Da Roma nessuna conferma. Ma tante chiacchiere. Scottanti. Qualcosa di vero c'è. Secondo più di qualcuno Spalletti si sarebbe incontrato lunedì scorso a Parigi con un dirigente del Chelsea insieme al suo collaboratore Daniele Baldini. L'ingaggio proposto al toscano sarebbe di 9 milioni di euro lordi, cinque netti, quasi il triplo di quello attuale: 3,6 milioni lordi più premi. Come si può dire no a una proposta del genere? Spalletti, legato ai giallorossi da un contratto in scadenza nel 2011, avrebbe preso tempo e la scarsa conosenza dell'inglese rappresenta realmente un freno. Ma treni del genere passano una sola volta nella vita. A Trigoria assicurano di non saperne nulla e un eventuale addio del toscano spiazzerebbe tutti. Sarebbe un Capello-bis, con conseguenze peggiori visto il lavoro fatto dal tecnico negli ultimi tre anni. Ieri Spalletti, come sempre in questi giorni, si è visto con Pradè e Conti a Trigoria per continuare a programmare il lavoro estivo e definire gli obiettivi di mercato, prima di partire per Pisa dove ha assistito alla gara di playoff con il Lecce. A chi in tribuna lo ha interrogato sul Chelsea ha risposto con un «no comment» e un sorriso. La Roma si dice tranquilla e forse ha ragione. Il Chelsea, infatti, non si è ancora arreso su Ancelotti e sarebbe comunque pronto a dirottare il suo interesse su Frank Rijkaard che ha appena salutato il Barcellona. Spalletti sarebbe una seconda scelta di Abramovich, al contrario della Roma che sull'allenatore di Certaldo vuole continuare a costruire il futuro. La società farà di tutto per blindarlo: in un momento del genere servono solo certezze. Insomma, al momento il rischio di un addio di Spalletti non sembra così concreto. Almeno per questa stagione. Ma l'allenatore è in attesa di novità sul fronte societario e vede rinforzarsi le concorrenti. Vorrebbe rinforzare la Roma con due acquisti importanti e non ha caso pochi giorni fa ha fatto il nome di Eto'o e Zambrotta. Due obbiettivi irragiungibili per le casse di Trigoria, non certo per il Chelsea. L'immobilismo giallorosso sul mercato lo preoccupa e mette in agitazione i tifosi. E la ritirata di Soros potrebbe aver peggiorato la situazione. Da qui un pensierino a lasciare la Capitale lo avrebbe fatto anche se non ha informato nessuno dei suoi collaboratori. Di sicuro considera la chiamata del Chelsea come un'altra gratificazione professionale dopo che Real e Barça si erano interessate a lui. «Tanta roba», per dirla alla Spalletti.