La Roma chiude il cerchio

Con la rispettabile media di una partita ogni cinque giorni, domani sarà finita non solo la stagione ma sarà l'ultima partita di alcuni elementi che hanno caratterizzato gli ultimi anni giallorossi, non solo targati Spalletti. Innanzitutto Mancini, asso brasiliano che dopo cinque anni saluta Roma e perde un allenatore che per lui aveva fatto per la prima volta la voce grossa in società, ponendo il veto sulla sua cessione l'ultimo giorno del mercato 2005. Per carattere poco coinvolto dalle dinamiche del gruppo, Mancini resta forse l'unico giocatore che non è migliorato sotto la guida del tecnico toscano fino al punto che pochi tifosi ora si strappano i capelli per la sua partenza. Sarà l'ultima gara (probabilmente in pachina) per Curci ed Esposito, destini diversi di due che non hanno convinto Spalletti e sono rimasti ai margini del campo. E se Curci ha avuto la possibilità almeno di provare (lui il titolare nelle prime 7 partite del 2005), per Esposito neanche quelle, chiuso nella morsa di un recupero difficile da un infortunio e da una concorrenza che non aveva mai avuto nella sua carriera. Potrebbe essere l'ultima (dalla tribuna) per Ferrari, parametro zero che è in trattativa con altre società e alla fine lascerà la capitale. E chissà, azzardando, se la cessione di Mancini non si rivelerà remunerativa (articolo 17 Fifa), la società sarà costretta a cedere qualche altro pezzo pregiato, come Aquilani. Non passa giorno a Trigoria che il fax della società non registri la richiesta di disponibilità a trattare il giocatore. La risposta è sempre picche, ma se le banche avranno il sopravvento l'indiziato numero uno a partire è proprio il principino. E potrebbe essere il capolinea anche del 4-2-3-1, modulo imprenscidibile di Spalletti per tre anni, ma che proprio l'allenatore potrebbe variare grazie alle caratteristiche dei giocatori che verranno. Intanto oggi ultimo allenamento della stagione per le ultime scelte. Preoccupano le palle inattive, quindi Spalletti sceglierà il redivivo Juan a far coppia in mezzo con Mexes, spostando Panucci a destra. Restano fuori Cassetti e Cicinho. ;entre per il resto non ci saranno sorprese visto che Taddei può essere recuperato al massimo per la panchina. In porta Doni (alla terza presenza in competizione) che stringerà i denti per via dei soliti dolori alla spalla e al ginocchio.