Simone Pieretti s.pieretti@iltempo.it La Lazio va a Marassi ...

«Il timore di fare una figuraccia è sempre dietro l'angolo - afferma l'allenatore laziale - ma dobbiamo chiudere bene questo campionato per dare alla società la possibilità di giudicare serenamente. É necessario rialzare la testa e finire in maniera dignitosa». Cerca di salvare il salvabile, Rossi: l'allenatore, come il capitano di una nave, è l'unico ad essere rimasto a bordo di un vascello che fa acqua da tutte le parti. Il direttore sportivo Sabatini ha annunciato il suo divorzio dal club: «Mi dispiace - commenta Rossi - è un evento inaspettato. Non sono d'accordo con la sua scelta, si è accollato troppe responsabilità. Con lui ho avuto un inizio burrascoso: quando sono arrivato non rappresentavo l'espressione del suo allenatore ideale. Ci siamo conosciuti, ci siamo apprezzati, se ne va dalla Lazio una persona onesta». Delio Rossi guarda avanti e pensa al futuro: «Non c'è nulla da sistemare tra me e il presidente - continua il tecnico - l'unica cosa da fare è vedere ciò che è giusto fare per la Lazio che resta il bene supremo. La situazione non è rosea, ma il futuro non è poi così nero. Per stilare un bilancio non dobbiamo farci condizionare dall'emotività del momento: ci sono basi molto forti su cui ripartire con un nuovo progetto. La mia permanenza non dipende dal rinnovo, in questo momento sarebbe molto più facile andar via piuttosto che ricominciare. Ma io sono pronto a ripartire, e lo sarebbero anche gran parte dei giocatori, anche quelli più importanti». Il tecnico cerca qualcosa di propositivo da cui ripartire, e lo trova indirizzando lo sguardo verso i tifosi. «Il sogno sarebbe ripartire dai 40 mila di Lazio-Inter: quella è gente innamorata di questi colori. C'è uno scollamento, è innegabile. Da quando sono arrivato qui la situazione è sempre stata questa: io vorrei vedere l'altra faccia della medaglia, quella dei 40 mila abbonati. Oggi di abbonati ne abbiamo 10 mila e a volte allo stadio non ci sono neppure quelli... Al tifoso della Lazio dico di aver fiducia in un momento in cui nessuno ne ha. Bisogna riportare la gente allo stadio, il loro amore non è mai venuto meno. Errori ne abbiamo commessi tutti: la squadra in estate non è stata integrata in maniera idonea».