Bilancio Rispetto alla 34ª giornata della passata stagione è la squadra con i risultati peggiori Crisi La formazione biancoceleste non vince da oltre un mese: ultimo successo con la Roma

Invece al Massimino è scesa in campo una Lazio distratta, deconcentrata, poco umile; una formazione presa a pallonate per la prima mezz'ora che non è riuscita a reagire neppure dopo il gol subìto. L'inferiorità numerica ha frenato la rincorsa, ma anche questo aspetto verrà preso in considerazione dall'allenatore. Rossi è rimasto negativamente impressionato dall'atteggiamento dei suoi uomini più esperti, da quelli che avrebbero dovuto fare da guida ai più giovani e che, invece, sono stati sopraffatti dal nervosismo. Zauri e Dabo, ma non solo. Lo stato d'animo dell'allenatore non è dei migliori, e un'indicazione ben precisa era arrivata anche durante l'intervallo della partita del Massimino quando - nell'intervallo - anziché restare a colloquio con la squadra, era tornato immediatamente in campo insieme al suo secondo Fedele Limone. L'allenatore riprenderà il discorso oggi, alla ripresa degli allenamenti. E sarà una discussione piuttosto lunga considerando gli argomenti da affrontare. La Lazio non sa più vincere. Dopo il successo ottenuto nel derby del 19 marzo la squadra non è più riuscita a prevalere sugli avversari. Due sconfitte e tre pareggi con l'aggravante - secondo i tifosi più accesi - di aver frenato l'Inter nella corsa scudetto favorendo la Roma. E l'atteggiamento tenuto in quella partita si potrebbe ripercuotere sulla semifinale di ritorno di coppa Italia proprio contro i nerazzurri. Rossi pretende di chiudere in maniera dignitosa una stagione in chiaro scuro, dove l'unica nota luminosa è rappresentata dal successo nel derby. Ma l'allenatore è preoccupato anche per i progetti futuri: finora la società sta prendendo tempo, in attesa di conoscere se la squadra avrà modo di partecipare alla coppa Uefa. Ma i programmi, come ha avuto modo di evidenziare Rossi nel corso dell'ultima conferenza stampa, non possono prescindere dai risultati. «Non ritengo corretto che debba essere il risultato a dettare le strategie, è la strategia che fa il risultato». Rossi ha le idee chiare, e la società?