L'Italia vola sulla Scozia evitando il «cucchiaio»

Lo scenario degli ultimi minuti vede un 20-20 sul tabellone elettronico e un'Italia che pianta le tende nei 22 metri avversari alla determinata ricerca del successo in grado di riscattare un Torneo sfortunato. Gli Azzurri sono stanchi, hanno avuto un giorno in meno degli avversari per riposare e hanno subito parecchio il gioco degli Highlanders, fatto di continui off-load e ricicli veloci dell'ovale sull'asse per logorare la difesa italiana. Gli uomini del pack, ancora magnifici, sono stati costretti ad un super-lavoro dalla prova degli avversari ma anche dalla povertà del gioco al piede dei propri mediani, quasi mai in gradi di farli rifiatare respingendo il nemico a forza di calci tattici. Eppure, tirano fuori le ultime energie per costruire un'azione a ridosso della linea di meta scozzese fatta di continue ripartenze vicine al raggruppamento. Il martellamento incessante sfianca la trincea avversaria, gli uomini di Hadden vengono attirati sul punto di incontro finchè Travagli, subentrato nella ripresa a Picone, estrae l'ovale dalla ruck e lo cede a Marcato che aspetta dietro di lui in posizione zero per calciare il drop decisivo. Il ragazzo di Selvazzano sente tutto il peso del destino della squadra sulle spalle. Ma la posizione è troppo favorevole. Il piede frusta sicuro l'ovale che si impenna tracciando tra i pali una scia che si perde nell'urlo del Flaminio, 23-20. Marcato punta l'indice verso la fidanzata e la sorella in tribuna, poi alza lo sguardo al cronometro. Un solo minuto separa gli Azzurri dalla vittoria che regala consapevolezza ad un gruppo che sta costruendo un'altra storia. Il match era cominciato bene per l'Italia che al 13' passava alla cassa e riscuoteva il dominio della mischia chiusa sotto forma della meta tecnica sancita dall'arbitro Owens dopo falli ripetuti degli scozzesi. Ma Blair e soci mostravano grande carattere marcando una bella meta con Hogg in capo ad una azione di più di dieci fasi. Un calcio per parte di Marcato e Parks fissava il 10-10 ma a rompere l'equilibrio ci pensava proprio Blair abile al 41' a sfruttare un errore di piazzamento dei giocatori italiani e a planare in mezzo ai pali per il 10-17 all'intervallo, che serve a Parisse per ricompattare i suoi. Al 60' è lo stesso Parisse, ancora il migliore in campo, ad intercettare un passaggio di Parks e a piazzare un break di 60 metri che spacca la Scozia in due. Giunto ai 22 metri avversari il capitano scarica all'interno per Canale che vola tra i pali riscattando l'errore di Parigi, 17-17. La meta è una liberazione per l'Italia che riprende a giocare. Ancora due punizioni per parte marcano il 20-20, poi Marcato dipinge d'azzurro il pomeriggio romano. Intanto il Galles, battendo una spenta Francia 29-12, fa suo il Sei Nazioni vincendo tutte le partite del Torneo(Grande Slam), mentre nella terza partita di giornata l'Inghilterra supera l'Irlanda 33-10 con 18 punti di Danny Cipriani.