Federico Lo Giudice f.logiudice@iltempo.it Il giorno dopo ...

Per lui la serata di Madrid potrebbe essere stata quella della definitiva consacrazione. Quella che potrebbe avergli fatto spiccare il volo verso una dimensione nuova. In molti lo sperano. In tantissimi si augurano che il Vucinic visto al Bernabeu sia quello definitivo. I complimenti dei tifosi e ancora di più gli elogi di Spalletti, però, non hanno fatto perdere la testa al numero 9 giallorosso. Il montenegrino sa che nel calcio si dimentica in fretta, soprattutto quando si fa bene. «A Madrid ho giocato la mia miglior partita in maglia giallorossa. Il mio gol? È stato bravo Pannucci a mettere il pallone in area. Il resto è stato facile. Sono entrato in campo come sempre, cercando di dare il meglio di me stesso. Ieri mi è andata bene, sono contento. Per me è importante giocare, cerco di mettermi a disposizione del mister e fare il meglio possibile». Cosa che all'ex Lecce sembra riuscire con più facilità in Champions, già 4 le reti segnate, che in campionato. «Forse in campionato dovrei essere più egoista sotto porta. A volte ci riesco, a volte no. Cercherò di migliorare». Tra una settima ci sarà il sorteggio di Nyon dal quale uscirà la prossima avversaria di Champions della Roma. Su chi preferirebbe affrontare ai quarti di finale, Vucinic non ha dubbi. «In corsa sono rimaste le migliori. Con tutte si dovrà giocare al massimo e senza distrazioni. Ma se potessi scegliere preferirei affrontare lo Schalke 04 o il Fenerbahce. Rispetto a le altre sono le due uniche formazioni che hanno poca esperienza in campo europeo. Sia i tedeschi che i turchi si sono qualificati ai quarti per la prima volta e questo potrebbe essere un vantaggio per chi le affronterà». A fare i complimenti all'ex Lecce anche il direttore tecnico giallorosso, Bruno Conti. «Nella Roma ci sono tanti giocatori che stanno dimostrando le loro qualità e dispiace quando, come è accaduto a Vucinic e ad Esposito, vengono messe delle etichette su di loro. È bello quando i ragazzi si fanno trovare pronti. Ieri Mirko ha dimostrato di essere un grande professionista». Sorride il montenegrino. I complimenti del Conti mondiale fanno piacere e lo fanno sentire sempre più a suo agio in giallorosso, sempre più romano. «Quando ti alleni con Totti, Aquilani, De Rossi e Curci che giocano sempre come se fosse una finale, ti trasmettono la romanità». Ora in molti temono che il successo sul Real abbia appagato la squadra e che in campionato si possa allentare la presa. Un timore che Vucinic smentisce subito. «Questa vittoria ci ha dato forza, ma ora dobbiamo rimanere concentrati e guardare avanti. Ci sono tanti obiettivi da centrare in questa stagione. Domenica affronteremo il Napoli che è una squadra molto aggressiva e imprevedibile. Andremo al San Paolo per vincere e per poter continuare ad inseguire l'Inter. Il campionato è ancora aperto e noi non abbiamo intenzione di mollarlo. Non sarà facile, ma nemmeno impossibile per un gruppo come il nostro, che di fronte alle difficoltà riesce sempre a dare il meglio».