Spalletti amareggiato «Inter cinica, noi no»

Non me lo aspettavo, perché alla vigilia avevo visto voglia. La squadra stava facendo bene ma questo calo di tensione non ci voleva. Loro sono stati più dentro la partita a livello mentale. Noi ogni tanto abbiamo delle ricadute e se facciamo così non possiamo ambire a trguardi importanti». Un calo mentale che il tecnico giallorosso non riesce a spiegarsi e che comunque non associa all'inseguimento all'Inter. «Succede a tutti, poi le partite hanno degli episodi e a volte puoi portare a casa dei risultati che non meriti. Stavolta non ce l'abbiamo fatta e se l'accostamento è fatto con le altre squadre è normale, se è fatto con l'Inter la differenza si vede. Difficilmente loro perdono un colpo e per un motivo o per l'altro riescono sempre a portar via tutto». Il riferimento è a un altro rigore concesso ai nerazzurri molto discutibile. Spalletti però corregge il tiro e non vuole aprire polemiche spiegando chiaramente qual è la sua posizione in merito agli arbitri. «Se si parla di inesperienza va escluso il dolo. Sono situazioni che vengono sfruttate in maneria diversa e loro quando ce l'hanno la sfruttano sempre al meglio. Hanno dato due rigori dubbi a San Siro: l'Inter lo ha realizzato, l'Empoli no, anche se Materazzi aveva detto che quello dei toscani c'era eccome. Dondarini? Ha arbitrato bene». Ma secondo Spalletti il campionato non è finito. «Credo di no, perché la giornata di oggi lo ha dimostrato ancora. Ci sono tante insidie e lo dimostra la fatica dell'Inter con l'Empoli e il pareggio in casa della Juve contro il Cagliari. Certo, loro hanno un margine importante e noi abbiamo perso meritatamente una partita. Noi continuiamo a guardare avanti e adesso lì c'e sempre e ancora solo l'Inter». In chiusura un passaggio sulla sosta, durante il viaggio d'andata, della Roma all'aurogrill di Badia al Pino per commemorare Gabriele Sandri. «Lo abbiamo fatto perchè ci siamo sentiti di farlo... e basta». Tiz. Car.