Il grande tennis riparte contro gli scandali

I due tennisti spagnoli malgrado i 10 anni di differenza (31 anni Moya, 21 Nadal) sono molto amici anche perché sono nati entrambi a Mayorca. Nadal aveva 12 anni quando Moya vinse nel 1998 il Roland Garros prima di diventare per qualche settimana il numero uno del mondo nel marzo del 1999. Nadal è esploso nel 2003 e dal 2005 si è stabilmente installato al secondo posto in classifica alle spalle di Federer vincendo per tre volte consecutive a Parigi, affermandosi come il re della terra battuta. L'amicizia non ha impedito che ogni volta che i due mayorchini si sono trovati di fronte non si siano mai risparmiati. È stato così anche nella semifinale del torneo di Chennai (ex Madras) dove Nadal si è imposto dopo 3 ore e 52 di gioco e dopo aver salvato quattro match point. Inevitabilmente Nadal ha pagato lo sforzo ed il giorno dopo in finale ha subito la più dura confitta della sua carriera perdendo per 6-0, 6-1 in meno di un'ora dal russo Michail Youzhny, dal quale era già stato sconfitto tre volte su nove precedenti sfide. Tutto sommato, in un momento in cui il tennis è messo sotto osservazione per il problema delle scommesse, sono giunte due dimostrazioni di onestà a di serietà. Dati i rapporti e le gerarchie ormai definite (Nadal è numero 2, Moya 17) i due spagnoli avrebbero potuto accordarsi per un confronto meno faticoso, invece si sono battuti in tre entusiasmanti tie-break regalando spettacolo ed emozioni. Il giorno dopo quando Nadal ha capito di non avere recuperato le energie e di non essere in grado di contrastare Youzhny avrebbe potuto ritirarsi anziché rimanere in campo per subire una sconfitta umiliante. Negli altri due tornei maschili della settimana si sono imposti lo scozzese Andy Murray che ha vinto a Doha battendo in finale lo svizzero Wawrinka e, un po' a sorpresa, il francese Llodra, uno specialista del doppio che ad Adelaide ha battuto il finlandese Nieminen. Nei due tornei femminili da segnalare il ritorno alla vittoria di Lindsay Davenport (31 anni, al rientro dopo la maternità) che ha vinto ad Auckland mentre a Gold Coast si è imposta la cinese Li a conferma dei progressi di quel movimento in attesa di registrare qualche segnale anche nel settore maschile. Gli organizzatori dell'Australian Open dovrebbero dare una buona testa di serie alla Davenport, temo che non lo faranno. Per quanto riguarda gli italiani partenza in sordina. Volandri si è fatto dominare dal tedesco Kohlschriber, Seppi e Bolelli fuori al primo turno, una bella vittoria della Garbin è stata cancellata dalla sconfitta contro la Cibulkova, accettabili le sconfitte della Schiavone con la Schnyder e della Pennetta con la Safina. Una nota positiva per la vittoria del romano Flavio Cipolla che ha vinto il challenger di Nomea, in Nuova Caledonia. Questa settimana Volandri, Seppi, la Schiavone e la Knapp giocano a Sydney, la Pennetta e la Brianti ad Hobart, gli altri tentano la sorte delle qualificazioni dell'Australian Open.