In palio due posti per cinque squadre Rossi può contare sulla miglior difesa

Inarrivabile l'Inter, solida in seconda posizione la Roma, restano il terzo e quarto posto ad aprire le porte per il paradiso. Gli stenti del Palermo, infatti, hanno riacceso anche la corsa per la medaglia di bronzo virtuale di un torneo falsato dalle penalizzazioni inflitte la scorsa estate. Oltre ai rosanero sono quattro le pretendenti più accreditate: Lazio, Empoli, Milan e Fiorentina secondo l'ordine di classifica attuale. La Lazio ci crede e le sue possibilità stanno crescendo nelle ultime settimane in concomitanza col crollo del Palermo e i buoni risultati della banda di Rossi. A confortare i biancocelesti numeri importanti dell'ultimo periodo e non solo. Per primo la serie positiva di otto partite nelle quali sono arrivati ben diciotto punti che hanno portato la Lazio al quarto posto da sola dopo una partenza in chiaroscuro. Per secondo una difesa sempre più forte. Grazie a Obodo che l'altra sera ha fermato l'Inter, la squadra biancoceleste è la miglior difesa della serie A con soli diciannove reti subite. Un traguardo, seppure parziale, che nemmeno i parenti di Siviglia, Cribari e Stendardo potevano immaginare. E, invece, il reparto arretrato biancoceleste è cresciuto moltissimo anche grazie al decisivo apporto del centrocampo. Senza dimenticare naturalmente le ottime prestazioni dei difensori che puntano a ripercorrere le gesta di Nesta e Mihajlovic, gli ultimi a vincere la speciale classifica relativa alle reti al passivo (la stagione dell'ultimo scudetto). Inoltre i centrali hanno realizzato cinque reti importantissime per il cammino della Lazio tanto per ribadire l'importanza di un reparto fondamentale per le fortune di Rocchi e compagni. Contro il Catania la Lazio ha sofferto ma ha mostrato grande carattere e una buona tenuta nervosa per ribaltare lo svantaggio iniziale. Un'ottima base di partenza anche se la strada è ancora molto lunga. Domenica c'è bisogno del bis casalingo con la Sampdoria per dare un ulteriore segnale che la banda di Rossi punta davvero al colpo grosso. Per questa ragione Lotito ha mollato sul premio Champions e si è accordato con i sindacalisti della squadra (Ballotta e Peruzzi) per una cifra intorno agli 80.000 euro a giocatore in caso di raggiungimento del traguardo nemmeno lontanamente sognato durante un'estate tormentata. La Lazio ha ancora a disposizione otto partite all'Olimpico e sole cinque trasferte: un calendario favorevole anche se finora l'apporto dei tifosi biancocelesti è mancato con la sola esclusione del derby contro la Roma. Già nella prossima gara si spera di avere un contributo più decisivo da parte del pubblico come, peraltro, è sempre accaduto negli anni passati. Finora la risposta alla campagna di mini-abbonamenti lanciata dalla società è stata tiepida ma ci sono ancora tre giorni per tornare a riempire almeno parzialmente lo stadio. Le imprese della squadra meritano un calore maggiore al di là delle ormai croniche divisioni all'interno delle tifoserie. La possibilità di centrare un posto in Champions League è un occasione da cogliere al volo anche per i tanti soldi che la partecipazione alla coppa più importante regala. l.salomone@iltempo.it