Mancini all'assalto del record

Si capovolge il tema del campionato, e adesso sono i nerazzurri ad inseguire. In particolare, la squadra di Mancini cerca l'undicesimo successo consecutivo in campionato, un traguardo raggiunto un anno fa dalla squadra di Spalletti. Guarda caso una striscia interrotta proprio dai nerazzurri all'Olimpico con un gol nel finale di Materazzi. Quel vizio, il difensore non l'ha perso neppure mercoledì con la Lazio (quarta marcatura stagionale), ma oggi non sarà disponibile per Inter-Atalanta (squalificato). Il tecnico Mancini teme gli orobici, viste anche le numerose assenze. «Sarà una gara insidiosa, sia perché l'Atalanta è una squadra pericolosa, ma anche perché ci mancano Materazzi e Ibrahimovic». I due, fermi per squalifica, vanno ad aggiungersi ad un folto elenco di infortunati: Grosso, Samuel, Cruz, Dacourt e Cordoba (clinicamente guariti gli ultimi due, ma ancora in fase di recupero). Scelte risicate soprattutto in difesa, dove Mancini per arrivare a quota sei, è stato costretto a chiamare il «Primavera» Esposito. Difesa da ridisegnare con una coppia centrale, Andreolli-Burdisso, dall'età media bassissima (poco più di 22 anni). Sulle fasce, invece, i sudamericani Maicon e Zanetti. Per la metà campo, in realtà l'unico dubbio è legato all'utilizzo di uno tra Figo e Solari. Cambiasso, Stankovic e Vieira completeranno il reparto. In attacco, invece, è certo di giocare il solo Crespo e, per l'altro posto, Recoba è in vantaggio su Adriano. «Non ho ancora deciso - precisa però Mancini - e lo farò in mattinata perché potrebbe esserci ancora un po' di stanchezza dopo la gara con la Lazio. Perciò bisogna ancora valutare le condizioni di tutti». In particolare, poi, sul brasiliano aggiunge di «Averlo visto abbastanza bene. Credo che abbia bisogno di un po' di tempo, poi non si sa mai perché un gol in una partita potrebbe sbloccare tutto. Questa è la nostra speranza. I compagni volevano farlo segnare a tutti i costi? Che i compagni aiutino un giocatore è una bellissima cosa, è certamente un bel segno». Quanto alla stanchezza, oggi l'Inter disputa la ventiquattresima gara ufficiale della stagione, Mancini non sembra particolarmente preoccupato. «La squadra è sicuramente un po' stanca ma, giocando tre partite in sei giorni, lo sarà anche l'Atalanta: è una cosa normale». Sugli arbitraggi, il tecnico non ritiene affatto che finora l'Inter abbia ricevuto favoritismi: «Non ci sono e nemmeno li vogliamo. Quando leggo che siamo favoriti, mi viene da ridere. Credo che le partite debbano essere sempre tutte regolari, poi possono esserci degli errori che vanno accettati, anche magari con qualche polemica come è sempre capitato».