PAURE «Nel dubbio, ci fischiano contro, sempre.

LEADER «Il gioco, questione centrale, deve essere riconosciuto come il vero leader della squadra. Perché "il gioco non si infortuna mai", non va fuori forma e costa poco: solo allenamenti, sudore e fatica» (Sacchi). SORELLE Dopo «Butta la luna», Fiona May girerà un film sulla sua vita? «Non credo sia interessante. Ho fatto l'atleta: per voi è straordinario, per me è normale. E poi non facevo gare di velocità, più impegnative, ma salto in lungo: saltavo nella sabbia e basta. Che altro? Mi sono innamorata di un italiano, un colpo di fulmine come succede a tanti. Ci siamo sposati, non litighiamo, ho dei suoceri stupendi e una sorella che rompe». PAPPA «Mio padre Elio lavorava in fonderia, per guadagnare qualche spicciolo in più e mettermi sugli sci faceva gli straordinari spaccando pietre in una cava. Ha una passione pazzesca per questo sport. Mia mamma Antonia faceva le pulizie all'ufficio postale. So che cosa significa il sacrificio, non ho avuto la pappa pronta come tanti» (Massimiliano Blardone). POPÒ «Mi criticano da quando sono nato: "Non riuscirà mai ad entrare in quei pannolini con quel popò di posteriore...". Ma ho anche un popò di gioco. Ti colpisco con il primo pò, se sopravvivi arriva l'altro pò. E a quel punto il mio popò ti ha spedito sotto il canestro, e così ti schiacciò in testa. Non c'è molta gente che possa resistere al mio popò. Piace quanto quello di Halle Berry" (Shaquille O'Neal).