Lesione al collaterale del ginocchio Non si opera, stop di almeno 2 mesi

Nell'allenamento di rifinitura Aquilani si è scontrato con Taddei nel tentativo di recuperare un pallone ed il brasiliano gli è franato sopra il ginocchio. Le urla di dolore, la paura e la corsa a Villa Stuart per verificare l'entità dell'infortunio. La dottoressa Giannini ha effettuato subito la risonanza magnetica: lesione di terzo grado al collaterale mediale del ginocchio destro. È stato contattato immediatamente il professor Mariani, che ha fatto rientro da Trevignano dove stava trascorrendo il week-end per visitare il nazionale, che nel frattempo ha lasciato la clinica per farvi ritorno attorno alle 17.30 per l'appuntamento con il luminare di fiducia della Roma ed il medico sociale della società giallorossa, dottor Brozzi. Maglione a strisce nero e azzurro, jeans e giubbottino bianco, come le scarpe da ginnastica. Aquilani è arrivato da solo con la sua auto, zoppicando vistosamente. Poca voglia di parlare all'entrata della clinica romana e il volto che era tutto un programma. Poco dopo è stato raggiunto dal papà Claudio e dalla sorella Monica. Quaranta minuti circa di colloquio tra i sanitari, il giocatore e la sua famiglia prima della decisione finale che viene illustrata direttamente dal dottor Brozzi. «Nessun intervento chirurgico, ma solo terapia riabilitativa». Per trenta giorni riposo assoluto, poi ci saranno nuovi accertamenti per verificare a che punto è la lesione. «Per me va bene così - ha dichiarato all'uscita il ragazzo - ho avuto lo stesso tipo di infortunio nella passata stagione e con i medici abbiamo deciso che è meglio non operare». Proprio perché si tratta di una ricaduta Mariani preferisce andarci cauto. «Il problema può essere solo quello - ha dichiarato - sul collaterale non si interviene con il bisturi, perché nella maggior parte dei casi la guarigione avviene grazie a madre natura. Bisogna vedere come si evolve la situazione con il passare delle settimane. Vedremo la qualità della cicatrice, poi faremo un nuovo bollettino. Sono fiducioso di riconsegnarlo a Spalletti e ai suoi collaboratori tra un mese e mezzo. Stavolta il miracolo lo faranno loro, anche se va detto che la lesione è seria e non c'è bisogno di accorciare i tempi». Subito dopo l'infortunio lo staff medico della Roma è intervenuto prontamente immobilizzando il ginocchio con un tutore: Aquilani dovrà portarlo per tre-quattro settimane. Il centrocampista è dispiaciuto perché ci teneva a dare il suo contributo alla squadra di qui alla sosta. I giallorossi dovranno affrontare impegni importanti come la sfida decisiva di Champions contro il Valencia, la gara con il Palermo ed il derby. Alberto se le vedrà seduto in poltrona, ma ha voluto dare il proprio incitamento ai compagni. «Gli faccio un grande in bocca al lupo per la gara contro la Sampdoria, ma anche per il proseguimento della stagione. Spero di tornare presto per dare il mio contributo». Due mesi almeno prima di tornare ad allenarsi, il resto si vedrà. Sarà in compagnia di Ferrari, anche lui vittima di un infortunio analogo al ginocchio. La differenza la fanno le modalità: il difensore si è fatto male da solo, per Alberto si tratta di un trauma dovuto al fatto che un compagno gli è caduto sopra di peso. «Sono i rischi del mestiere - ha concluso il professor Mariani - si tratta solo di iella. Non bisogna cercare altre cause». Adesso, però, i programmi della società potrebbero cambiare sul fronte del mercato. A centrocampo i giallorossi hanno gli uomini contati, visto che anche Faty è in infermeria per lo strappo ai flessori, e potrebbe servire un giocatore in più.