«La ginnastica non è uno sport minore»

Quasi tutta per lei la festa del Gran Prix di Ginnastica al Mazdapalace di Milano, dove si sono ritrovati per un galà tra spettacolo e sport i migliori esponenti della disciplina. «Sono contenta di tutta questa attenzione e certo mi fa piacere anche se è un po' faticoso - ha detto Vanessa alla fine della manifestazione - però non sempre mi piace parlare con i giornalisti perché ho scoperto che poi quasi sempre scrivono quello che vogliono e non quello che ho detto io». «E poi mi dà fastidio che in Italia la ginnastica sia considerata uno sport minore - ha aggiunto accigliata - non lo è proprio, anzi...». La farfalla, che finora è apparsa il più delle volte timida, riservata e di pochissime parole, sta anche imparando a sorridere. E a firmare gli autografi. Decine di ragazzini e ragazzine hanno cercato di raggiungerla nel parterre del Mazdapalace per sorriderle, toccarla o chiederle di firmare una dedica. Molte volte durante la manifestazione i circa 7.500 spettatori hanno invocato il suo nome. «Finché ero in Danimarca non mi ero accorta di cosa stava accadendo attorno a me - ha raccontato ancora Vanessa, chiusa nella sua tuta blu - ma appena sono arrivata all'aeroporto e tutti mi riconoscevano mi sono resa conto della gioia che avevo dato e io ringrazio tutti per essermi stati vicini». Sedici anni tra pochi giorni, 143 centimetri d'altezza, i begli occhi da cerbiatta sottolineati dall'eyeliner, Vanessa non è stata mollata un istante dal suo allenatore Enrico Casella. Al Gran Prix si è classificata prima nel corpo libero tra le ovazioni del pubblico, battendo anche la campionessa del mondo Elisabeth Tweddle. L'inglese ha prevalso invece alle parallele asimmetriche, dove Vanessa ha avuto un attimo di esitazione durante un volteggio e ci è mancato poco che mancasse la presa. Il pubblico ha trattenuto il fiato. Ma la sua esibizione di corpo libero, con avvitamenti, doppi salti indietro e salti avvitati in diagonale, è stata un trionfo. «Vanessa è davvero un talento per la sua età - ha detto Sonia Ronconi, ex tecnico federale nazionale di ginnastica artistica e ora giornalista - Vanessa è una delle pochissime al mondo che riesce a fare quel tipo di salti, e credo che in Italia non abbiamo mai avuto atlete così». Complimenti per la campionessa anche da Igor Cassina, altro eroe della giornata, anche se non ha potuto partecipare alla gara perché infortunato. «Capisco Vanessa e quello che sta attraversando. È molto duro trovarsi improvvisamente così al centro dell'attenzione ma l'ho conosciuta e ho visto che sa essere fredda nei momenti giusti - ha detto la medaglia d'oro alla sbarra di Atene 2004 - sarebbe bello se in futuro riuscissimo a ottenere un risultato insieme». «È bellissimo fare questo sport - haaggiunto Vanessa - e se qualcuno volesse seguire la mia strada io glielo consiglio, però deve anche sapere che i sacrifici saranno pesantissimi». A lei non pesano, a parte quello di doversi recare tutti i giorni dal suo paese, Genivolta, nel Cremonese, fino a Milano per allenarsi in una palestra attrezzata. «Mi hanno promesso che ne sarà costruità una vicino a casa mia al più presto - ha ricordato con aria severa - mi auguro davvero che sia il più presto possibile».