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di DOMENICO LATAGLIATA TORINO — Ieri, il giorno di riposo.

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Discipline nelle quali l'Italia potrà conquistare altre medaglie, dopo le cinque (una d'oro, due d'argento e due di bronzo) vinte finora. Detto fuori dai denti, se oggi non dovesse arrivare l'oro dalle ragazze ci sarebbe di che disperarsi davvero: domenica scorsa il podio è stato tutto azzurro, con nell'ordine Margherita Granbassi, Valentina Vezzali e Giovanna Trillini. Le tre campionesse, cui si aggiungerà anche Elisa Di Francisca, saranno ovviamente in pedana anche oggi e non potranno fallire. La Vezzali, nonostante l'argento, resta la capitana e l'atleta cui fare riferimento, adesso ancor più arrabbiata per non essere riuscita ad arrivare a un oro (sarebbe stato il suo quinto ai Mondiali, nell'individuale) da dedicare a figlio, marito e nipote presenti sugli spalti dell'Oval: «Domenica sono salita in pedana con un blocco mentale e Margherita (la Granbassi, ndr) è stata bravissima a sfruttare l'occasione, ma domani (oggi., ndr) la musica cambierà. Smettere? Neanche per sogno. La scherma non è il mio ieri, ma il mio oggi e il mio domani». Buone possibilità di salire sul podio hanno anche i ragazzi della spada, con Milanoli, Rota, Carozzo e gonfalonieri: servirà anche un po' di fortuna, come sempre. Nel frattempo l'organizzazione gongola: l'impianto torinese è risultato quasi sempre pieno e l'incasso è stato finora di 120mila euro, bottino record per questo tipo di manifestazione. E poi dicono che i torinesi sono freddi: dategli una manifestazione importante e prezzi accessibili, vi daranno grandi soddisfazioni.

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