Corsi & ricorsi

È bastato assistere alla trasmissione di Italia 1 Controcampo per capire che quest'anno per la Roma sarà dura (nonostante l'arringa di Paolo Liguori). Si è detto che De Rossi ha fatto scena sull'entrata di Brevi (che pochi minuti prima aveva annientato Perrotta senza essere punito), che il senese non andava nemmeno ammonito (nella trasmissione di Piccinini invece l'ex arbitro Cesari ha spiegato che la sanzione è prevista dal regolamento e se i calciatori non ne sono a conoscenza peggio per loro). Cari tifosi nerazzurri, abbiate un po' di pazienza. L'Inter è forte, si riprenderà, magari proprio domani all'Olimpico. Non cominciamo già alla seconda con gli arbitri! SPINELLI. In verità è la seconda giornata anche per i presidenti. E il primo dirigente del Livorno già comincia a rompere i palloni al suo allenatore (Arrigoni), contestando la formazione. Tra l'altro voleva in campo Danilovic (e non Danilevicius), magari pensava di giocare a basket contro i viola. ANCELOTTI. Spalletti è grande, ma Carlo Ancelotti lo è ancora di più. Lui che non deve rendere conto a uno Spinelli qualunque, ma a un certo Silvio Berlusconi. È ormai noto che l'ex premier non sopporta il modulo ad albero di Natale eppure il tecnico non solo lo propone spesso, ma quello che è più bello è che ci vince pure! Anche ieri ha preferito far entrare Kakà anziché Inzaghi. Facendo saltare dalla sedia due volte i dirigenti rossoneri: sia per l'esclusione del brasiliano dall'undici di partenza, sia per la sostituzione. DI MICHELE. L'attaccante del Palermo, costretto a emigrare da Udine, segna una doppietta all'Olimpico. Di Natale segna e trascina l'Udinese. Iaquinta per ora resta a guardare. Ma non sarà che tra i tre il più scarso è proprio il campione del mondo?