Ora è ufficiale: Mutu e Potenza alla Fiorentina

Di queste la prima riguarda i tifosi: non accettano la prospettiva di finire in B dopo le sofferenze ingoiate pochi anni fa con il fallimento e la C2, e appaiono compatti a fianco del club nella battaglia di questi giorni. Proprio tenendo conto della convinzione della propria estraneità a «calciopoli», nel clan viola si è deciso di non cambiare nulla dei progetti e dei programmi stabiliti a suo tempo: secondo la tabella di lavoro fissata da Cesare Prandelli e dal suo staff la squadra si radunerà a Firenze entro domani a mezzanotte e partirà lunedì per Folgaria dove resterà fino al 22 luglio (previste quattro amichevoli), poi effettuerà la seconda fase in Toscana dal 24 a San Piero a Sieve. Ma a confermare le ambizioni e la fiducia della società sono soprattutto gli investimenti di queste settimane: quasi 30 milioni di euro spesi, nessun club finora ha fatto altrettanto. Trenta milioni per portare a Firenze l'ex attaccante della Juventus Adrian Mutu (ufficializzato ieri insieme al difensore dell'Inter Alessandro Potenza, entrambi presi a titolo definitivo, e al centrocampista Michele Pazienza di cui è stato rinnovato il prestito con l'Udinese con diritto di riscatto per i viola), i centrocampisti Blasi (Juve), Gobbi (Treviso), Santana (Palermo), Liverani (Lazio), la punta brasiliana Reginaldo (Treviso), il portiere Avramov (Vicenza) e per confermare, a titolo definitivo, Frey, Pasqual, Montolivo, Brivio. Rispetto alla passata stagione non ci sono più Brocchi, Fiore, Jimenez ai quali si aggiungerà Bojinov destinato alla Juve (in prestito) nell'operazione-Mutu. Il mercato nel clan viola è ritenuto chiuso a parte un eventuale ultimo colpo per la difesa (Barzagli o Bonera) e ovviamente il caso-Toni: finora il club ha ribadito l'incedibilità del loro bomber e inconteranno il giocatore nelle prossime settimane per parlarsi e decidere.