Sanguinetti vince il derby con Bracciali

Naturalmente c'erano altri campioni in campo e francamente quella del cronista di tennis sarebbe una grama professione se non ci fossimo abituati ad essere internazionali. Per molti anni la seconda settimana nei tornei dello Slam è stata un miraggio per noi ed anche questa volta, malgrado il record di 16 partecipazioni, abbiamo già visto assottigliarsi la pattuglia azzurra malgrado il conforto di sorteggi abbastanza amichevoli. Senza voler essere troppo critico l'aspetto più negativo sono state le sei sconfitte (si è aggiunta quella della Camerin contro l'italo svizzera Gagliardi) subite contro avversari ed avversarie di classifica inferiore. Ci sarà tempo comunque per un bilancio. Per il momento registro la vittoria di Sanguinetti, che è il quarto tennista più anziano del torneo dopo Arthurs, Bjorkman e Norman (ma loro smetteranno prima di me, ha detto Davide con una punta di orgoglio) su Bracciali, che la sera prima aveva avuto quattro palle per andare in vantaggio per due set a zero. Ha esordito senza problemi Martina Hingis che non nasconde la sua ambizione di riuscire a vincere l'unico torneo dello Slam che manca nel suo record. Dopo la vittoria ottenuta a Roma le azioni della Hingis sono molto salite. Da segnalare, nel singolare femminile, la sorprendente eliminazione della russa Nadia Petrova , terza testa di serie. La Petrova dopo aver vinto il torneo di Berlino aveva rinunciato a giocare a Roma e ieri ha perso nettamente dalla giapponese Morigami. La sorpresa non è mancata nemmeno nel singolare maschile. Infatti l'americano Andy Roddick, numero cinque nella classifica mondiale ma mai protagoinista in questo torneo, si è ritirato dopo aver perso i primi due set contro il regolarista spagnolo Alberto Martin. Oggi sono in programma cinque italiani. Molto impegnativo per Filippo Volandri l'incontro con il deko Tomas Berdych, contro il quale il livornese ha perso nettamente la settimana scorsa a Dusseldorf.