Roma parte bene nel primo quarto Poi cede allo strapotere fisico dei toscani

74-64per i padroni di casa con una partita chiusa nel terzo quarto dopo 20' di gara molto equilibrati. Nessuna sorpresa di Pesic nel quintetto iniziale con la regia affidata ancora a Giachetti con Hawkins e Bodiroga ad affiancarlo nel reparto degli esterni e Tonolli ed Ekezie a a battagliare sotto le plance. Ed il discusso centro nigeriano ha dominato, per Roma, la scena nei primi minuti. Tanto debole ed irritante negli ultimi mesi, quanto reattivo e concentrato nella prima della fase finale. Così in casa Virtus c'è chi ha stropicciato gli occhi quando, con il punteggio fissato sull'11-12 per la squadra di Pesic, si è accorto che il bottino offensivo era tutto di proprietà del flemmatico Obinna. Segnali positivi dal pivot dunque, che però hanno bilanciato una partita senza alcun acuto degli altri. Appena sufficiente Hawkins (comunque 22 punti per lui), subito penalizzato da due penalità, e male Bodiroga, che è sembrato imballato da un po' troppo acido lattico nei muscoli, frutto sicuramente dallo sforzo compiuto domenica scorsa contro Milano. Siena è invece apparsa squadra più bilanciata, capace di innescare un tutti i suoi protagonisti, da Chiacig a Kaukenas fino al bimbo Boisa ed all'ultimo arrivato Harisis. Sta di fatto che Roma, pur con poche alternatitive offensive ha chiuso al 10' sotto 18-17, riuscendo a mettere il naso avanti in apertura di secondo quarto con Sconochini. Nel frattempo Pesic aveva già iniziato il giro dei cambi trovando qualcosa, ma non troppo, dalla panchina. Siena nel frattempo ha fatto ricorso alla zona e la cosa ha messo ancora più ruggine nei meccanismi offensivi di Roma precipitata fino al - 7 (29-27). Ma l'odore del playoff ha risvegliato i ragazzi di Pesic che trovando energie in Hawkins ed il primo cesto dal campo di Bodiroga si sono rifatti sotto fino al - 2 del 20' (31-29). Il rientro dagli spogliatoi è stato pieno di promesse per Roma capace di toccare il massimo vantaggio sul 31-36. Ma la Virtus è stata richiamata immediatamente alla realtà da un parzialone dei toscani trascinati da Boisa e capaci di piazzare un 12-0 che è valso il 43-36 per i padroni di casa. Lo strappo della Mps, guidato da Harissi, è sembrato essere la pietra tombale sulle ambizioni romane su questa gara-1. Stanca ed un po' sfiduciata la Virtus è sembrata pensare già a gara-2 di sabato ed in questo clima s'è eretto protagonista, per chiudere i giochi l'inguardabile arbitro Chiari che strappata la ribalta agli ottimi colleghi di terna con un paio di fischiate, culminate con un antisportivo a Sconochini, ha deciso di chiudere la contesa. Troppo stanca per poter rialzare la testa la Virtus s'è specchiata nel sorriso ironico di Pesic padre all'ennesima fischiata del solito fischietto. Testa al futuro per Roma, con l'idea che tutto si può ancora giocare. Sapendo che la Virtus non potrà fallire in casa per poi potersi giocare il futuro in una delle possibili due partite ancora da giocare in Toscana. intanto nell'altra semifinale in programma ieri sera la Benetton Treviso ha superato la Armani Jeans Milano per 83-76.