Ieri vertice nella capitale tra i magistrati piemontesi e quelli romani. Al centro dell'inchiesta ci sono operazioni di mercato che avevano «incuriosito» la Finanza

A carico di Giraudo è formulata l'ipotesi di falso in bilancio. Il procuratore aggiunto Bruno Tinti (che non a caso era presente ieri nella capitale insieme al collega Raffaele Guariniello e al capo Marcello Maddalena), dopo avere ottenuto una proroga alcuni mesi fa, attende l' esito di una consulenza tecnica. Al centro degli accertamenti vi sono delle operazioni di calcio mercato che, a suo tempo, avevano incuriosito la Guardia di Finanza di Roma nell' ambito di un controllo a tappeto (riguardava gran parte delle società di A e B) sul fenomeno delle cosiddette plusvalenze. Le carte, poi, erano finite per competenza territoriale a Torino. Secondo le Fiamme Gialle meritavano un approfondimento le trattative che, nel 2002, sfociarono sulla vendita di Brighi al Parma; l' acquisto, sempre dal Parma, del portiere Buffon; e lo scambio con il Napoli Amoruso-Ametrano. L'indagine torinese, per la quale da tempo Giraudo ha ricevuto un avviso di garanzia, sembra anche uno degli argomenti che interessavano una persona legata alla Juventus (forse lo stesso direttore generale, Luciano Moggi) coinvolta nell' inchiesta della procura di Napoli. I carabinieri, infatti, ascoltarono delle telefonate curiose, nelle quali il bianconero riceveva delle informazioni sui movimenti dei magistrati: niente di importante, a quanto pare, ma sufficienti per insospettire i pubblici ministeri napoletani. A Torino la portata dell' episodio viene minimizzata. La «fonte» non apparterrebbe agli uffici giudiziari torinesi, e avrebbe fornito notizie «di seconda mano» non particolarmente rilevanti. In ogni caso, la procura di Torino — una volta ricevute le carte da quella di Napoli — dovrà valutare se riaprire il procedimento, già archiviato su iniziativa del procuratore capo Marcello Maddalena, sui contatti fra Moggi e il designatore arbitrale Pier Luigi Pairetto. Più remota appare l'eventualità che, in relazione alla fuga di notizie, venga aperto un fascicolo per rivelazione di segreti d' ufficio o favoreggiamento: «Sono solo sciocchezze», ha detto uno dei magistrati della procura di Torino.